Era originario di Gazzaniga il giovane ucciso a Bologna

Viveva a Bologna da tre anni e lavorava come cameriere in un albergo. Stefano Gonella, 26 anni, originario di Gazzaniga, è stato ucciso questa mattina nel capoluogo emiliano: è stato trovato morto, colpito da numerose coltellate, nell’abitazione che condivideva con altre persone. Il giovane era nella sua stanza, vestito e riverso a terra. Le coltellate che lo hanno raggiunto sarebbero numerose: un fendente anche alla gola, quello che probabilmente ha provocato la morte. Il cadavere è stato trovato dalla polizia, messa in allarme dal 118 dopo che un vicino aveva chiesto aiuto perché aveva udito forti rumori. La vittima probabilmente conosceva il suo assassino: gli avrebbe aperto la porta, che infatti non presentava segni di scasso. Poi però all’interno dell’appartamento si sarebbe scatenata una colluttazione, di cui gli agenti hanno trovato i segni. La persona che era con lui nell’appartamento è stata interrogata a lungo dalla squadra mobile, così come gli amici e i colleghi.Stefano Gonella, perito turistico, si era diplomato a Rimini: sapeva quattro lingue e aveva qualificato la propria formazione con vari viaggi studio in Gran Bretagna, Irlanda e Germania. Pochi giorni fa aveva avuto una promozione sul lavoro. Tra qualche mese si sarebbe trasferito in Inghilterra insieme alla sua fidanzata inglese. La sua famiglia abita da tempo a Piario, dove la vittima tornava ogni due mesi: appresa la notizia il padre Severo, titolare di un’impresa edile, e la madre Annamaria sono subito partiti per Bologna.  Stefano aveva lavorato nel settore turistico come animatore con tour operator internazionali, come receptionist in un albergo specializzato in turismo d’ affari in Bergamasca, come impiegato per traduzioni e pr in alcune società. Aveva altri tre fratelli: Matteo di 28 anni, Gabriele di 19 e Silvia di 12. (24/09/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA