Esami Invalsi 2017, Lombardia al top
Invariato il divario tra Nord e Sud

Persiste in Italia il divario tra Nord e Sud nell’apprendimento della matematica e dell’italiano.

A fronte di un Settentrione che nelle prove Invalsi vanta risultati sopra la media, c’è un Meridione che rimane indietro, registrando anche un’alta variabilità di risultati tra scuole e classi. Un dato «preoccupante» che mette a rischio l’equità del sistema educativo, ma che rispetto al 2016, registra “un’importante inversione di tendenza”: la disparità di risultati tra classi dello stesso istituto si è ridotta «del 6-7%». Un primo segnale di miglioramento per il Mezzogiorno, che si aggiunge all’exploit di Basilicata e Molise. Ma non basta, perché è ancora un’Italia a due velocità quella che emerge dal Rapporto Invalsi sulle rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2016-17, presentato oggi al Miur, con Calabria e Sicilia agli ultimi posti della classifica e Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Trento al top. 2 milioni e 230 mila gli studenti coinvolti nelle prove.

GAP SI ACCENTUA IN TERZA MEDIA - E si conferma e consolida nelle prove svolte dagli alunni della II superiore: il Nord-Ovest e il Nord-Est conseguono risultati significativamente superiori alla media nazionale, il Centro intorno alla media e il Sud e il Sud e Isole inferiori. Diverso per la scuola primaria (II e V classe), dove i risultati del Nord-Est, del Centro e del Sud sono «relativamente uniformi» e differenze significative si osservano solo per il Nord-Ovest, sopra la media, e per il Sud e Isole, al di sotto. Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con il miglior risultato in italiano nella prova di terza media, Trento ottiene il primato per la matematica. In entrambi i casi fanalino di coda è la Sicilia. Trento e Veneto sono prima e seconda nelle prove di italiano e matematica degli istituti superiori, maglia nera invece per Calabria e Sardegna. In generale le prove dei licei sono migliori rispetto a quelle dei tecnici e dei professionali, ma i tecnici del Nord-Est hanno in matematica un punteggio più alto dei licei delle due macro-aree meridionali e insulari.

BASILICATA E MOLISE ’NEW ENTRY’ TRA MIGLIORI - “Particolarmente buoni» i risultati delle prove svolte dalla primaria, pari o addirittura superiori a quelli delle migliori regioni del Nord. In calo invece le performance di medie e superiori, che mantengono comunque punteggi in linea con la media nazionale.

DISPARITA’ CLASSI IN CALO AL SUD - «Tra le classi di uno stesso istituto - ha spiegato il responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci - noi dovremmo aspettarci risultati medi simili. Per anni invece nel Mezzogiorno c’è stato un andamento crescente di differenza tra classi, fino all’inversione di tendenza molto importante di quest’anno, che va verificata il prossimo». «Dobbiamo prendere in carico le differenze che permangono», ha affermato il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo.

MASCHI PIU’ PORTATI PER LA MATEMATICA - A livello nazionale ottengono un punteggio più basso delle femmine in italiano e uno più alto in matematica. Il vantaggio femminile in italiano si riduce nei licei mentre cresce nei tecnici e professionali. In matematica invece il vantaggio maschile aumenta passando dai professionali ai tecnici e quindi ai licei. Per quanto riguarda gli alunni stranieri, in italiano ottengono risultati sistematicamente più bassi dei loro omologhi italiani, anche se i divari con gli stranieri di seconda generazione sono più ridotti di quelli che si registrano per gli studenti di prima generazione. Scarti più piccoli in matematica.

ALTA PARTECIPAZIONE ALLE PROVE E ’CHEATING’ IN CALO - Nel 2017, osserva l’Invalsi, la partecipazione è stata «altissima», raggiungendo i livelli massimi dall’introduzione delle prove. Anche i comportamenti scorretti (cheating) sono diminuiti, anche se il fenomeno persiste in Puglia, Calabria e Sicilia.

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