Ex Cesalpinia, parte il recupero Ma l’area verde resterà fuori

Ancora muro contro muro in Consiglio comunale, ma alla fine dell’assemblea il recupero dell’ex Cesalpinia è approvato con i soli voti della maggioranza. Passa un documento di Forza Italia e di Alleanza nazionale che chiede, tra l’altro, quindicimila metri quadrati di verde all’esterno: settemila erano già previsti. Al contrario l’opposizione di centrosinistra sollecitava che il verde fosse all’interno dell’area recuperata.

All’inizio era sembrato che l’ordine del giorno con cui la maggioranza accoglieva alcune delle richieste avanzate dalla prima Circoscrizione potesse in qualche modo avvicinare le parti, alla fine le posizioni sono rimaste molto distanti. Risultato: il piano di recupero (70 mila metri cubi) è passato con 24 voti a favore e 13 contrari, più o meno lo stesso risultato (invece di votare contro, le minoranze hanno abbandonato l’aula) per l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Alleanza Nazionale, mentre non c’è stato niente da fare per i quattro documenti dell’opposizione: tutti respinti.

Niente da fare dunque per quell’ipotesi di bosco urbano che i residenti chiedevano sull’area industriale dismessa a due passi da Borgo Palazzo e che i gruppi politici di minoranza avevano sostenuto: sì al piano di recupero, in cambio di un po’ più di verde all’interno della stessa area, magari utilizzando quei 15 mila metri cubi che il Comune avrebbe potuto acquistare dai privati.

Queste le modifiche introdotte dal documento presentato da Forza Italia e An: la revisione del Prg con l’inserimento di 15 mila mq a verde nell’area di fronte all’ex Cesalpinia; uno studio sulla viabilità da predisporre nell’ambito della riorganizzazione dell’ex scalo ferroviario; una convenzione che privilegi i residenti nell’utilizzo dei 450 parcheggi sotterranei.

(10/02/2004)

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