Falsi certificati agli immigrati Condannati tre marocchini

Altre dodici persone (una sola delle quali extracomunitaria) condannate per reati che vanno dal favoreggiamento della permanenza in Italia degli immigrati clandestini alla contraffazione di certificati

Tre marocchini condannati per associazione a delinquere finalizzata a favorire l’illecita permanenza in Italia di clandestini, altre dodici persone (una sola delle quali extracomunitaria) per reati che vanno dal favoreggiamento della permanenza in Italia degli immigrati clandestini alla contraffazione di certificati. Un solo l’imputato assolto da tutte le accuse.

È terminato così il maxi processo che ha messo sotto accusa 16 persone per aver fornito a cittadini extracomunitari documenti certificanti la loro presenza in Italia prima del 27 marzo ’98, data ultima per poter beneficiare della sanatoria.

I tre marocchini accusati di associazione a delinquere sono stati condannati a pene fra 3 e 5 anni. I tre contattavano da una parte gli immigrati e dall’altra artigiani, professionisti e piccoli imprenditori italiani che rilasciavano i falsi documenti necessari, che venivano ceduti per cifre da un milione a due milioni e mezzo di lire. La banda era stata sgominata dalla Questura di Bergamo a marzo del ’99.

(13/05/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 14/05/2003

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