Farmaci per chi esce dall’ospedale Marcia indietro della Regione

I medicinali da distribuire ai pazienti dimessi dovranno coprire un intervallo temporale non superiore ai 7 giorni. Non più i 60 giorni indicati nella delibera del 6 agosto scorso

La montagna ha partorito il topolino. Dopo settimane di polemiche infuocate che hanno visto scendere sul sentiero di guerra medici di famiglia, farmacisti e aziende farmaceutiche, la Regione ha stabilito che i medicinali da distribuire ai pazienti dimessi dagli ospedali dovranno coprire solamente «l’intervallo temporale che coincide con l’affidamento al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ad altro medico e che normalmente non supera i 7 giorni». Non più dunque i 60 giorni indicati nella delibera di Giunta regionale del 6 agosto scorso, che tanto aveva indispettito gli addetti ai lavori, ma una settimana soltanto. Con una circolare esplicativa di alcuni giorni fa, infatti, la Regione precisa che «il 1° ciclo terapeutico completo rappresenta il completamento del trattamento farmacologico avviato in ospedale in quantità sufficiente al raggiungimento del primo accesso presso il medico specialista dell’ospedale o il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta». Il termine di 60 giorni «è da intendersi come limite massimo da riservare a casi del tutto eccezionali e non come consueto intervallo temporale».

(24/10/2002)

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