
Cronaca
Lunedì 02 Giugno 2003
Festa della Repubblica nel segno della pacificazione
Piazza Matteotti gremita di gente per la festa della Repubblica (foto Yuri Colleoni)
Un migliaio di persone hanno partecipato oggi a Bergamo alle celebrazioni per la festa della Repubblica. Dopo la Messa, celebrata alle 9 nella chiesa del cimitero e la deposizione delle corone ai campi dei caduti, autorità e cittadini hanno raggiunto piazza Vittorio Veneto per la cerimonia.
Il pensiero del presidente della Provincia, Valerio Bettoni, è andato ancora una volta alla recente visita in terra bergamasca del presidente della Repubblica Ciampi, in particolare nelle zone colpite dall’alluvione.
Proprio il presidente Ciampi ha celebrato il 2 giugno chiedendo più confronto e più dialogo ai rappresentanti dell’Italia: un’Italia che, a suo parere, è molto più unita di quanto non appaia.
E così la festa della Repubblica anche a Bergamo si è sviluppata all’insegna della pacificazione: anche il prefetto, Cono Federico, ha ricordato la storica visita di Ciampi, ponendo l’accento sull’importanza della Costituzione.
Il sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani, ha sottolineato l’importanza di questa che per lui è la festa più significativa tra tutte le celebrazioni civili: «Il 2 giugno - ha detto - è la festa di tutti gli italiani». Veneziani ha colto anche l’occasione per parlare dell’importanza della concordia e del superamento delle divisioni: «Nei momenti cruciali bisogna saper rinunciare ai contrasti e guardare al futuro in modo costruttivo».
La cerimonia in piazza Vittorio Veneto è stata accompagnata da brani musicali eseguiti dalla Fanfara Ana di Trescore Balneario. Per l’intera giornata aperto Palazzo Frizzoni, con visite a gruppi fino alle 17,30.
(2/6/2003) Su L’Eco di Bergamo del 3 giugno 2003
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