Finanza: denunciati truffatori di anziani

Dopo un’indagine durata due anni, i finanzieri della Tenenza di Clusone hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 13 persone, membri di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla circonvenzione d’incapace, all’abusivo esercizio della professione ed al riciclaggio. L’indagine ha scoperto anche una consistente evasione fiscale, l’impiego di lavoratori in nero e operazioni di falsa fatturazione.Gli indagati gravitavano, a vario titolo, nell’orbita di un’impresa di Fiorano al Serio (BG), la «L.B. Sas», che vendeva a domicilio apparecchiature elettromedicali, cicli di cure tensoterapiche e magnetoterapiche, nonché articoli per la casa. Il legale rappresentante ed il direttore commerciale della società hanno ideato un sistema tendente a truffare persone anziane, in particolare sole e di età superiore ai 70 anni. Gli addetti della «L.B. Sas» si recavano, infatti, presso le loro abitazioni, spacciandosi per medici o fisioterapisti e lì visitavano i malcapitati con l’ausilio di alcuni macchinari, assolutamente non idonei alla formulazione di alcun giudizio medico. Al termine della «visita» veniva formulata una diagnosi, in alcuni casi reale perché carpita dall’interessato durante la preparazione alla visita, in altre ipotesi del tutto inventata ma credibile perché comune tra le persone di una certa età.
A questo punto seguiva il consiglio di acquistare alcuni articoli, che avrebbero condotto ad una guarigione immediata. I consigli erano conditi da una serie così ampia di notizie tecniche ed argomentazioni di natura clinica da confondere del tutto le idee e ridurre la capacità di valutazione critica dei pazienti. Il pagamento della somma richiesta avveniva per contanti, ovvero con cambiali. Inoltre, in alcuni casi è stato accertato che ai pazienti è stato fatto firmare, nella confusione del momento, un contratto di finanziamento con una società del settore con sede in Bologna, senza rilasciarne alcuna copia al cliente. Così che sul conto corrente dei pensionati venivano addebitate le rate da pagare, in qualche caso in aggiunta alle quote già versate in contanti, determinando quindi un doppio pagamento dello stesso macchinario o della medesima terapia.
Le circostanze descritte sono state accertate ascoltando centinaia di soggetti e riscontrando quanto emerso con i documenti acquisiti nel corso dell’attività di polizia giudiziaria. Documenti che hanno altresì permesso di fare luce su una consistente evasione fiscale realizzata dalla «L.B. Sas»: sono stati infatti segnalati al competente Ufficio delle Entrate oltre 7 milioni di euro di base imponibile non assoggettata a tassazione e violazioni all’IVA per oltre 2 milioni di euro. Sono stati inoltre scoperti l’impiego di 26 lavoratori in nero, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 200.000 euro e tre soggetti completamente sconosciuti al Fisco che intrattenevano rapporti con la società oggetto di indagine. Il legale rappresentante della «L.B. Sas» è stato quindi denunciato, oltre che per i reati già indicati, anche per questi illeciti tributari.

(06/05/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA