Finita la protesta dei benzinai: si può pagare il pieno con carta di credito oppure bancomat

Da questa mattina gli automobilisti possono fare il pieno di benzina e pagare con carte di credito o bancomat su tutta la rete distributiva. Dopo 48 giorni di protesta i gestori degli impianti di benzina hanno infatti deciso di sospendere il blocco che obbligava gli automobilisti a pagare in contanti i rifornimenti di carburante.

Tengono duro soltanto i gestori che incassavano tramite i Pos, peraltro collegati a pochi istituti di credito che hanno inteso comunque aumentare le commissioni e finché tali gestori non abbiano provveduto, così come sta avvenendo, a cambiare banca. L’annuncio è stato dato congiuntamente da Faib-Aisa Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio.

Motivo della protesta che aveva scatenato il blocco dei pagamenti con carte di credito e bancomat, infatti, le commissioni applicate ai gestori per questa procedura di incasso.

Una buona notizia, quindi, per gli automobilisti, visti i disagi che ha provocato lo sciopero di bancomat e carte di credito dai benzinai. La nota informa che, in seguito all’iniziativa di protesta, il cui «successo», secondo i benzinai, è stato «reso possibile dall’altissima adesione della categoria», sono stati definiti «accordi con i più importanti enti emittenti di carte di credito (American Express, CartaSì e Diners), con i quali continueranno le trattative per giungere a un abbattimento anche delle attuali commissioni praticate sia agli esercenti che ai clienti finali».

Altro risultato raggiunto, rilevano i benzinai, è «aver limitato a un numero ristretto gli istituti di credito che hanno, malgrado tutto, inteso aumentare le commissioni per l’uso del bancomat. Ciò, nonostante l’atteggiamento sprezzante e irresponsabile del Cogeban (Convenzione per la gestione del marchio Pagobancomat), che riunisce pressoché tutte le banche che operano in Italia e che gestisce il marchio Pagobancomat».

Ma l’iniziativa sindacale dei benzinai non si esaurisce qui. Oltre all’azione di boicottaggio contro gli istituti di credito che hanno aumentato le commissioni, infatti, Faib-Aisa, Fegica e Figisc-Anisa «hanno già cominciato a raccogliere dai primi 6.000 gestori le comunicazioni di disdetta definitiva dei contratti bancomat, nel caso in cui altre banche dovessero decidere in futuro di aumentare le commissioni».

Inoltre, i benzinai informano di avere anticipato l’avvio, programmato per i prossimi giorni, di «azioni nei confronti di Banca d’Italia, Antitrust e governo per impedire al Cogeban e al sistema bancario di proseguire nella loro opera di speculazione ai danni dei gestori e degli automobilisti italiani».

(18/09/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA