Flop del prestito libri via computer, si riparte

La prenotazione dei volumi da casa sarà ristudiata. L’assessore Rondi: «Modifiche necessarie»

Si ripristina il sistema di interprestito bibliotecario tra i sistemi della provincia di Bergamo. Lo hanno deciso gli assessori di via Tasso, Tecla Rondi (Cultura) e Roberto Chiorazzi (Affari generali), dopo una riunione con i presidenti delle conferenze dei sindaci dei vari sistemi bibliotecari del territorio: Franca Bruschi per l’area Dalmine , Patrizia Azzola per la Valle Seriana, Ferdinando Cotti per la zona Seriate-laghi , Marzio Zirafa per l’area Nord-Ovest .

L’incontro è servito a fare il punto della situazione viste le difficoltà nell’avvio del software @uol.it, quello che dovrebbe dare il via alla possibilità di prenotare i libri anche dai computer di casa propria, inserendosi nella banca dati delle biblioteche dell’intera Bergamasca. Il rodaggio non sta funzionando come dovrebbe, addirittura alla fine di aprile si sono bloccati per un paio d’ore tutti insieme i sistemi informatici delle 163 biblioteche orobiche.

Va detto che, per implementare il nuovo sistema (in realtà si tratta dell’evoluzione del precedente programma di gestione delle biblioteche) si è dovuto sospendere il prestito interbibliotecario così come veniva effettuato fino a qualche mese fa.

Da una parte era necessario aggiornare e collegare tutti i dati dei libri in dotazione, dall’altra l’interprestito, con l’arrivo del nuovo software, avrebbe dovuto comunque cambiare proprio in virtù del fatto che anche da casa propria l’utente potrà prenotare i libri e farseli arrivare alla biblioteca più comoda e vicina. Visto però il perdurare della situazione di difficoltà della nuova organizzazione del servizio, la prima decisione scaturita dall’incontro degli assessori provinciali con i sindaci è stata quella di ripristinare il «vecchio» prestito interbibliotecario.

Ma sono state effettuate altre scelte: la prima è quella di affidare a un docente del Politecnico di Milano l’incarico di verificare il funzionamento di @uol.it. L’esperto dovrà procedere a una contestuale analisi del mercato per valutare altre possibili soluzioni, compresa la gestione diretta del software o la realizzazione di un nuovo programma da parte della Provincia di Bergamo in collaborazione con i sistemi bibliotecari.

«Ancor più che i normali cambiamenti - spiega l’assessore Tecla Rondi - quelli legati all’uso di tecnologie informatiche richiedono fasi di avvio faticose, complesse e a volte più complicate del previsto. In questo settore, più che altrove, c’è infatti uno spazio che sfugge all’impegno delle persone, alla volontà e alla pianificazione stessa». È esattamente quello che è accaduto in questi mesi, prosegue l’assessore «e che ha portato ai disagi per l’utenza e al lacunoso funzionamento del nuovo programma informatico».

La collaborazione con tutti i sistemi bibliotecari è stata importante fin dall’inizio, conclude Tecla Rondi evidenziando la disponibilità di tutti i soggetti coinvolti nel collaudo del nuovo sistema per il prestito libri: «La Provincia ha sempre condiviso le scelte con i sistemi bibliotecari, sia nella fase che ha preceduto il cambiamento, sia nella attuale fase attuativa che comporta problemi non solo per l’utenza, ma per gli stessi bibliotecari che sono il primo e più importante anello di gestione del servizio del prestito librario».

Questo dunque è il momento della verifica: si cercherà di capire cosa non funziona e perché e, se sarà il caso, si penserà a un nuovo programma. Intanto si torna all’antico con il prestito interbibliotecario.

(30/05/2005)

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