Fondazione Bosis: educatori, medici e pazientisalgono in vetta al massiccio del Cevedale

Un’equipe della Fondazione Bosis di Bergamo composta da quattro educatori e guidata dal dottor Carlo Saffioti in qualità di responsabile medico della spedizione, salirà nel fine settimana con quattro pazienti affetti da disturbi psichiatrici in vetta al massiccio del Cevedale, in occasione del decennale della stessa Fondazione bergamasca.«E’ una esperienza analoga a quella fatta negli anni precedenti –spiega Saffioti, psichiatra di professione e presidente della Commissione Attività produttive in Regione Lombardia- quando, con l’aiuto di figure come lo scalatore Agostino Da Polenza, la Fondazione Bosis ha portato alcuni pazienti su montagne come il Kilimangiaro, l’Everest e il K2. Certamente iniziative come queste si pongono la finalità favorire nel paziente il recupero delle funzioni di autostima e autocontrollo personale, migliorando la sua capacità di relazionarsi verso l’esterno. L’obiettivo principale è però quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e sull’efficacia della riabilitazione psichiatrica, che in molti casi porta al raggiungimento di risultati estremamente positivi, spesso all’inizio della cura difficilmente immaginabili».«Con questa iniziativa, come con quelle organizzate da altre associazioni –conclude Saffioti- si vuole sottolineare la necessità per la psichiatria di più risorse da parte delle istituzioni, più attenzione e meno pregiudizi da parte della società civile». La spedizione prenderà il via nella giornata di venerdì 4 luglio: dopo una fase di acclimatamento nella giornata di sabato, domenica si terrà l’ascensione vera e propria verso la vetta del Cevedale.(03/07/2008)

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