Fondi soppressi, sos dall’Accademia di Belle Arti

Anche l’Accademia di Belle Arti di Bergamo esprime, insieme alle accademie di Genova, Perugia, Ravenna e Verona, «profonda preoccupazione per la soppressione dei fondi» alle Accademie di Belle Arti non statali. A dichiararlo i presidenti e direttori di tutte e cinque le strutture in un documento condiviso e approvato nei giorni scorsi a Bologna.  «La soppressione dei fondi ad esse destinati con il decreto legge n. 93 del 27 maggio 2008 - si legge nel documento - mette in pericolo la stessa gestione corrente delle istituzioni e il diritto allo studio degli studenti iscritti, nonchè fa mancare il presupposto per ogni iniziativa di programmazione e di rilancio». Le accademie chiedono quindi il ripristino «fin dalla prima lettura alla Camera dei Deputati dell’accantonamento previsto nella precedente legislatura all’interno del Fondo speciale di parte corrente per il triennio 2008-2010 nello stato di previsione del ministero dell’Economia e delle Finanze».Nell’attesa di un «definitivo assetto della loro posizione didattico-istituzionale», le accademie sostengono «nell’immediato le iniziative parlamentari intraprese alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica» e ribadiscono presso il Governo «l’importanza formativa, culturale e occupazionale delle istituzioni che rappresentano. Esse - conclude il documento - costituiscono infatti un punto imprescindibile di forza nell’offerta creativa e culturalealivello nazionale ed internazionale».(19/06/2008)

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