Foresto Sparso: in 3 colpi di lama la fine brutale di un amore malato

Alla donna che ancora amava ma che non lo ricambiava più ha inferto un’unica coltellata, netta, alla gola. Poi è uscito dalla stanza da letto, si è seduto sul divano del salotto e ha rivolto la stessa arma – un taglierino da muratore che si era portato da casa – alla sua gola, deciso a morire nello stesso modo della sua amata. È successo a Foresto Sparso venerdì 17 ottobre. Un primo colpo non è però bastato a fargli perdere i sensi, così se ne è subito inflitto un secondo, stavolta letale anche per lui. Jon Gorko è infatti riuscito solo ad alzarsi in piedi, per poi stramazzare a terra accanto al divano, a pochi metri da Ionela Paslariu, sua connazionale di 16 anni più giovane di lui. Il taglierino è caduto a terra accanto al rumeno di 46 anni. I carabinieri non hanno ormai nessun dubbio sulla dinamica dell’omicidio-suicidio di Foresto Sparso. Da chiarire restano soltanto alcuni dettagli, come l’orario esatto della morte dei due romeni. Secondo le prime ipotesi – che potranno essere confermate soltanto dalle autopsie (non ancora disposte) sulle salme, composte nell’obitorio dell’ospedale di Iseo – quando i due corpi sono stati trovati, attorno alle 19,30 di sabato, Jon e Ionela erano già morti da almeno dodici ore. La lite culminata con l’omicidio della donna e il suicidio dell’ex compagno sarebbe da ricondurre alla nottata tra venerdì e sabato o al massimo alla mattinata di sabato. Di certo c’è che Jon Gorko si sia presentato all’abitazione dell’ormai ex fidanzata (i due si erano lasciati da un mese e mezzo, ma lui non aveva mai accettato la fine della relazione), in via San Giuseppe, con in tasca un taglierino: il romeno, che di lavoro faceva il muratore, poteva avere in tasca il taglierino perché utilizzato sul lavoro e potrebbe aver agito in preda a un raptus. Anche se nessuno potrà mai accertare se, invece, avesse portato con sé l’arma già con l’obiettivo di ammazzare Ionela e togliersi la vita. Gli investigatori non hanno comunque trovato la casa a soqquadro: soltanto il letto matrimoniale – un modello con schienale in ferro battuto – dove è stata uccisa la donna mostrava i segni di una breve colluttazione. Sui polsi della romena sono stati trovati dei lividi che potrebbero essere ricondotti a un suo disperato tentativo di difendersi. La donna aveva la schiena sul letto ma i piedi poggiati per terra sul lato sinistro del letto: dalla ricostruzione degli inquirenti Jon l’avrebbe spinta sul letto, immobilizzata e sgozzata. Dai primi accertamenti non si sarebbe accanito sul corpo dell’ex fidanzata. Avrebbe infatti subito raggiunto il vicino salotto per togliersi la vita: il muratore romeno è stato trovato a terra accanto al divano, supino e in una pozza di sangue (il sangue della donna era stato invece già assorbito dal materasso). Dagli accertamenti degli investigatori è emerso che Ionela non aveva iniziato nessun’altra storia dopo la separazione con Jon. Pare volesse soltanto stare da sola perché lui, negli ultimi tempi, era diventato violento e beveva. Ai carabinieri non risultano tuttavia denunce di minacce presentate da Ionela nei confronti del romeno. Ma alcune settimane fa lui l’aveva minacciata in pubblico e, in quell’occasione, la polizia locale era dovuta intervenire per sedare il litigio.(20/10/2008)

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