«Formaggio e yogurt senza latte? Mai»
Gli allevatori bergamaschi in piazza

Anche gli allevatori di Bergamo saranno presenti mercoledì 8 luglio, a Roma, in Piazza Montecitorio per dire no ad ogni tentativo di permettere la produzione di formaggi con la polvere, come vorrebbe l’Unione Europea, invece che con il latte come dev’essere.

«Bisogna impedire il via libera al formaggio e allo yogurt senza latte – dice il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio - perché danneggia e inganna i consumatori, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale». L’obiettivo degli allevatori di Coldiretti è difendere la legge n.138 dell’11 aprile 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte.

«Il superamento di questa norma è l’ennesimo tentativo di cancellare l’identità e la distintività produttiva dei nostri territori – continua Brivio – che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy». Durante l’iniziativa verrà presentata apposita sollecitazione al Parlamento per contrastare il tentativo di abbassare la qualità, omologare i sapori e impedire un maggior rischio di frodi.

«Saremo a Roma per la difesa di quel sistema lattiero caseario italiano composto da migliaia di allevatori – conclude il presidente della Coldiretti bergamasca - che stanno resistendo con le unghie e con i denti contro il crollo delle quotazioni arrivate a pagare il latte 36 centesimi al litro».

In Italia il 65% della popolazione, circa 31 milioni e mezzo di individui, consuma abitualmente latticini e formaggi e se il 25% punta su Grana, il 58% sceglie latte e formaggi freschi come mozzarelle, ricotte, caciotta, ma anche yogurt, proprio i prodotti più a rischio per quanto riguarda l’utilizzo di prodotti e semilavorati dall’estero.

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