Forse ucciso per punizione
Resta il giallo sull'omicidio del trans

Si arricchisce di mistero l'omicidio del transessuale trovato senza vita mercoledì pomeriggio a Zingonia di Ciserano. La sua identità non è ancora stata scoperta dagli inquirenti: le impronte digitali inserite nella banca dati delle forze dell'ordine non hanno dato esito, così come inutili sono risultati, fino a ieri sera, gli interrogatori di decine di viados ascoltati dai carabinieri di Treviglio, Zingonia e Bergamo.

Nessuno di loro, di fronte alla foto del cadavere (il cui viso era in parte sfigurato) ha detto di conoscerlo né di averlo mai visto. Questo aspetto, unito al fatto che non fosse mai stato fermato per un controllo (altrimenti le sue impronte digitali risulterebbero registrate), sta spingendo gli inquirenti verso l'ipotesi, già peraltro formulata subito dopo il ritrovamento del corpo, che il transessuale fosse arrivato da poco nella zona di Zingonia e che, forse, volesse trovarsi un suo spazio sui marciapiedi della zona, la notte battuti da decine e decine di transessuali, la maggior parte dei quali di origine brasiliana.

Forse vittima di una «lezione»
Forse qualcuno di loro, per evitare che il nuovo arrivato gli portasse via qualche cliente, ha voluto dargli una lezione, malmenandolo con un corpo contundente (al capo aveva un trauma cranico) e poi strangolandolo, fino ad arrivare – volutamente o meno – a ucciderlo, per poi abbandonarlo senza vita a lato di via Osio, strada a fondo chiuso della periferia di Zingonia spesso utilizzata dai transessuali per appartarsi con i clienti.

Questa ipotesi prevale tra gli inquirenti per gli indizi raccolti finora: non viene comunque esclusa nemmeno la lite con un cliente degenerata e, anche se pare aver molto meno credito per via delle ecchimosi al collo e dei segni al capo, l'eventualità che il transessuale sia deceduto per cause naturali – per esempio un infarto – mentre era in compagnia di un cliente, il quale abbia poi deciso di liberarsi del corpo senza vita e darsela a gambe, vista la situazione. Ogni dubbio dovrebbe essere comunque chiarito con l'autopsia, in programma per oggi al cimitero di Ciserano, distante duecento metri dal luogo del ritrovamento del corpo e dove la salma si trova da mercoledì.

I confronti con gli album di foto
Non avendo ottenuto alcun riscontro dall'Afis, il sistema di rilevamento automatico delle impronte digitali, ieri pomeriggio i carabinieri avevano esteso la ricerca anche attraverso alcuni album contenenti delle fotografie di viados che bazzicano nella zona di Zingonia: uno dei transessuali ritratti, un brasiliano di 38 anni, sembrava corrispondere al viso della vittima.

Invece la persona in foto è stata successivamente rintracciata, viva e all'oscuro dell'accaduto. Le indagini proseguono, sempre nel mondo della prostituzione: gli inquirenti ritengono che la chiave del giallo sia proprio lì.

Fabio Conti

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