«Fusione Sacbo-Sea, a chi conviene?»
Federconsumatori: coinvolgere i cittadini

Fusione Sacbo con Sea: a chi conviene? Se l’aeroporto di Orio è diventato un «bene comune» per il territorio, che ruolo può avere l’opinione della gente? Se lo chiede Federconsumatori Bergamo in un comunicato diffuso l’11 settembre.

«La premessa ad ogni intervento sul tema della fusione Sacbo/Sea – scrive il presidente Umberto Dolci – sta nel fatto che i bergamaschi (intendendo come tali i rappresentati da Comune, Provincia e Camera di Commercio) detengono oltre il 40% delle azioni della società che gestisce l’aeroporto “Caravaggio” di Orio al Serio». «Federconsumatori ritiene opportuno che i cittadini orobici siano resi consapevoli delle motivazioni che dovrebbero portare i Loro rappresentanti a sottoscrivere un accordo tale da rivoluzionare un assetto che, parlando di Sacbo, sembra funzioni ottimamente: offre un servizio apprezzato dagli utilizzatori; produce lavoro; genera utili».

«La preoccupazione – prosegue Dolci – è che si possa abbandonare un sistema virtuoso (pur con tutti i limiti che la gestione di un aeroporto comporta: vedi problemi ancora da risolvere per inquinamento acustico) per entrare in circolo che potrebbe rivelarsi vizioso, senza nemmeno sapere il perché. Per saperne di più potrebbe essere utile la comparazione di come sono strutturate le due diverse Società che gestiscono gli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio: la qualità dei servizi offerti e a quali costi, i rapporto tra volume di traffico gestito e numero (costo) dei dipendenti, il numero di reclami inoltrati da parte dei passeggeri e le risposte date alle criticità evidenziate, quali e quanti siano gli utili investiti dalle due società in ammodernamenti e sviluppo…e quanti quelli distribuiti agli azionisti».

«Tutte informazioni che dovrebbero essere pubblicizzate – conclude – in una forma comprensibile per rendere partecipi coloro i quali beneficeranno delle decisioni assunte… o ne subiranno le conseguenze».

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