Garattini: «I farmaci generici sono sicuri» E sul latte in polvere intervengono i pediatri

«I farmaci generici sono sicuri». Il farmacologo bergamasco Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri, rassicura così quella parte di cittadini che ha ancora dubbi sull’efficacia dei farmaci generici. «L’ostilità vero questi farmaci - spiega Garattini - è un problema tipicamente italiano. In tutto il mondo sono importanti, funzionano, rappresentano la larga parte del fatturato, la gran parte della spesa farmaceutica. Non si capisce perché l’Italia debba fare eccezione. Ovviamente c’é qualcosa che non va».

Garattini ricorda che «i generici, per ottenere l’approvazione ministeriale, devono avere almeno due caratteristiche. Una è la dimostrazione della purezza del prodotto e questa purezza non deve essere diversa da quella che é presente nei prodotti con il nome commerciale. I prodotti per via orale, poi, devono dimostrare la bioequivalenza, cioé che nel sangue c’é la stessa concentrazione dei prodotti commerciali, griffati. Due prove che tendono a escludere qualsiasi differenza».

Dai farmaci al latte in polvere, il cui prezzo in Italia è quasi il doppio di quello praticato in altri Paesi europei. Nei giorni scorsi si è accesa la polemica, ed è saltato in campo anche il ministro Sirchia. È emerso che gadget, convegni e omaggi e la vendita nelle farmacie concorrono a far lievitare il prezzo. Adesso è il turno dei pediatri. «Se davvero le cose stanno come dicono i produttori non ci sono problemi, noi faremo meno congressi e di miglior qualità e loro potranno abbassare il prezzo del latte in polvere». Giuseppe Saggese, presidente della Società italiana di pediatria, interviene così - in un’intervista - sulla denuncia dei produttori di latte in polvere, secondo i quali «i prezzi in Italia sono alti a causa delle spese che vengono affrontate per aggiornare i pediatri. Credo che tutte le parti che compongono la filiera del latte in polvere debbano essere disposte a rinunciare a qualcosa se vogliamo alla fine abbassare il prezzo delle confezioni in vendita. Nessuno escluso. Invece mi sembra che stiano tutti addosso ai pediatri come se fossimo noi a chiedere gadget e confezioni gratis».

Quanto alla prassi delle aziende di inviare negli ospedali i loro prodotti gratuitamente, Saggese sostiene che le aziende potrebbero pure smettere «di mandare latte artificiale gratis. Vorrà dire che i reparti di neonatologia si riforniranno del prodotto nella farmacia dell’ospedale. Per i pediatri non cambia assolutamente niente».

(30/10/2004)

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