Gardaland, guasto all’inaugurazione
Famiglia bloccata sulle montagne russe

Uno sbalzo di corrente nel sistema che alimenta il parco divertimenti sarebbe stata la causa, secondo le prime informazioni, del blackout che ha colpito nel primo pomeriggio l’area di Gardaland, facendo fermare all’improvviso le giostre, alcune delle quali portano gli ospiti a molti metri da terra.

Sull’esatta causa del problema sono in corso ulteriori accertamenti. Nessuno dei visitatori presenti a oggi a Gardaland ha dovuto ricorrere a cure sanitarie di qualunque tipo per problemi connessi al blackout che ha paralizzato momentaneamente le giostre dell’area divertimenti. Lo si apprende dalla società del parco. Allo stesso modo, nessuno si è presentato nell’ambulatorio interno di Gardaland. «Oggi un anomalo straordinario sbalzo di energia da parte di ENEL ha causato guasti a uno dei trasformatori del Parco - spiega Aldo Maria Vigevani, Amministratore Delegato di Gardaland -. Ciò ha comportato un immediato black out dovuto alla mancanza di energia elettrica; il Parco ha quindi subito un improvviso blocco di tutte le attività che hanno coinvolto ogni area, le attrazioni e i punti di ristoro. E’ questo il motivo per cui sull’attrazione Sequoia Adventure una famiglia è rimasta bloccata sul convoglio a 20 metri d’altezza ma è stata prontamente evacuata dal personale di sicurezza. I generatori del Parco sono immediatamente entrati in funzione ma, come da protocolli di sicurezza, è stato necessario provvedere allo spegnimento e al successivo riavvio di tutte le attrazioni per poter arrivare alla normalizzazione attraverso le consuete procedure previste in questi casi».

«Nessuno ha avuto paura, solo qualche bimbo si è lamentato perché non poteva salire sulle giostre». Così Tiziana, a Gardaland da Bergamo con il marito e i due figli piccoli, racconta i minuti che hanno accompagnato il blackout all’interno del parco divertimenti. Appena è tornata l’energia elettrica, tutto è rientrato. “Sono ancora nel parco - racconta - e vedo code di mezz’ora per le principali attrazioni, tutte le aree sono piene di gente che si sta divertendo”. Al momento del blackout Tiziana si trovava con i figli nell’area dei più piccoli, alle prese con l’attrazione del Brucomela. «Le persone vicino a me - conclude - hanno utilizzato la sosta per mangiare qualcosa o per riposarsi, poi tutto è ripreso come nulla fosse. Nessuno vicino a me si è lamentato o ha preteso rimborsi per il disservizio patito».

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