GdF, blitz in sette laboratori della Valle Imagna 42 cinesi lavoravano in nero, 25 erano clandestini

La Valle Imagna si conferma crocevia dell’immigrazione clandestina dalla Cina. Un’operazione della Guardia di finanza della Brigata di Cisano - che ha effettuato un vero e proprio blitz in quattro paesi - ha permesso di scoprire sette laboratori nei quali lavoravano in nero, nel complesso, 42 immigrati cinesi, ben 25 dei quali erano clandestini. L’operazione - che ha tenuto impegnati dall’alba a notte fonda 20 uomini della Brigata, col supporto anche di personale del comando provinciale - è stata portata a termine ieri. La maggior perte dei laboratori, quattro, era concentrato a Locatello: qui si confezionavano di oggetti di pelletteria, ma i clandestini oltre a lavorare, vivevano, mangiavano e dormivano nei laboratori, in condizioni spesso disumane.

Altri tre laboratori sono stati individuati a Capizzone, Corna Imagna e S. Omobono Terme. I titolari delle quattro aziende di Locatello, tutte ditte individuali e tutte in via Piazzola, sono stati denunciati per illecito utilizzo di manodopera clandestina: sono cinesi con età comprese fra 26 e 55 anni. Sui titolari degli altri laboratori le indagini sono in corso. I 25 clandestini sono stati portati in Questura dove sono state avviate le procedure per rimpatrio.

(20/10/2004)

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