Genova, per la polizia è bergamasco il «numero uno» dei black bloc

L’accusa sostiene che era lui il teppista immortalato nelle foto con una maglia da portiere. Il giovane replica: non sono io

Un ventottenne di Seriate è finito nel registro degli indagati per i disordini G8 del luglio 2001 a Genova. Il giovane è accusato di devastazione e saccheggio. Un mese fa gli agenti della Digos hanno perquisito la sua abitazione: cercavano la maglia gialla da portiere che, secondo loro, avrebbe indossato durante gli incidenti.

È lui, secondo gli inquirenti, il black bloc immortalato in diverse immagini (una è qui sopra) mentre sfascia negozi, auto e telecamere. Il giovane di Seriate ha in effetti giocato sino allo scorso anno come portiere in una società della periferia di Bergamo che milita in Terza categoria; in più gli estremi difensori di quel sodalizio indossano maglie gialle simili a quella delle foto.

Ma in casa del ventottenne gli agenti non hanno trovato nessuna casacca: si sono limitati a sequestrare alcune foto e un’agendina telefonica. Il giovane si difende dicendo che quella maglia si può acquistare in qualsiasi negozio di articoli sportivi e che lui, pur essendo Genova, non ha partecipato alle devastazioni dei black bloc.

Il 28enne inquisito: «Io con quelli non c’entro»

(20/9/2003)

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