Giornalisti de L'Eco minacciati
Solidarietà da Palazzo Frizzoni

Ha trovato solidarietà anche a Palazzo Frizzoni la vicenda che ha visto coinvolti due giornalisti sportivi de L'Eco di Bergamo, le cui fotografie sono state trovate nelle tasche di alcuni tifosi atalantini ritenuti gli autori di una sassaiola contro le auto della polizia locale prima della partita Atalanta - Fiorentina.

In redazione è infatti giunta una lettera sottoscritta dal sindaco, Roberto Bruni, e da 30 consiglieri comunali in cui si esprime piena solidarietà e apprezzamento per i giornalisti minacciati e si condannano nel modo più fermo gli episodi di intimidazione, minaccia e violenza da parte di alcune frange di tifosi estremisti.

Questo il testo della lettera:

Spett. redazione, nel corso degli ultimi anni si sono verificati numerosi episodi di vera e propria violenza ed intimidazione da parte di frange estreme della tifoseria atalantina, che, con comportamento da teppisti, hanno inteso condizionare il normale svolgimento della vita sportiva della città e la libera espressione delle opinioni. Si possono ricordare a questo proposito le pesanti ingiurie e minacce rivolte contro alcuni consiglieri comunali che avevano manifestato la propria contrarietà all’intitolazione dello stadio ad Achille e Cesare Bortolotti, le intimidazioni con cui è stata ottenuta la soppressione del concerto di Gigi D’Alessio programmato per i festeggiamenti del centenario della fondazione della squadra di calcio cittadina, la campagna denigratoria nei confronti di un giocatore dell’Atalanta con affissione di manifesti abusivi per ogni dove in tutta la provincia, gli episodi di violenza con cui in data 11 novembre 2007 si è ottenuto di rinviare lo svolgimento della partita Atalanta–Milan, gli scontri con le opposte tifoserie “avversarie” e con i rappresentanti delle forze dell’ordine che spesso e volentieri in passato si sono verificati al di fuori dello stadio. Tutto questo non solo ha esasperato la cittadinanza, la cui incolumità viene messa a repentaglio dalla guerriglia urbana scatenata dai teppisti che prendono a scusa il tifo calcistico per sfogare i propri peggiori istinti, ma ha determinato un pesante danno d’immagine per la città intera. Senza parlare delle spese che la collettività deve sopportare per mettere in campo le forze dell’ordine necessarie per contenere i danni provocati da questi esagitati. Da ultimo sono stati addirittura pesantemente ingiuriati e minacciati alcuni giornalisti del principale organo di stampa cittadino, rei semplicemente di aver scritto liberamente la cronaca relativa ad episodi di tifo violento e le proprie opinioni in merito. Questo episodio appare di enorme gravità perché rivela un piano preciso da parte di alcune frange di estremisti della tifoseria, piano che evidentemente prevede non solo la pratica della violenza ma anche di zittire con l’intimidazione, e se necessario la violenza, chiunque dissenta. Come dimostrato dai recenti fatti di cronaca (ritrovamento nelle tasche di uno degli ultrà arrestati domenica, dopo le sassate contro le auto di pattuglia della polizia municipale, delle foto di due dei giornalisti minacciati con appuntato la data di una commemorazione cui avrebbero dovuto partecipare), le intimidazioni non possono essere sottovalutate e classificate come “ragazzate” di alcune teste calde ma devono essere considerate come il primo avvertimento di chi è pronto a passare dalle parole ai fatti, in perfetto stile mafioso. Per tutti questi motivi, riteniamo assolutamente condivisibili le valutazioni espresse dal Direttore nell’editoriale di martedì 7 aprile e con la presente intendiamo esprimere tutta la nostra solidarietà ed apprezzamento per i giornalisti minacciati nonché per tutti i veri tifosi bergamaschi (la stragrande maggioranza) che con affetto, gioia e partecipazione seguono le partite della propria squadra del cuore animati da vero spirito sportivo. Al contempo condanniamo nel modo più fermo gli episodi di intimidazione, minaccia e violenza che hanno portato questa città troppo spesso ad essere ostaggio di alcune frange di tifosi estremisti, invitando la Procura della Repubblica a perseguire con severità, laddove ne ravvisi gli estremi, tutti i reati commessi.

La lettera è stata sottoscritta dal Sindaco Roberto Bruni e dai seguenti consiglieri comunali (in ordine alfabetico): 1. Giuseppe Anghileri 2. Eugenio Aversa 3. Gianfranco Baraldi 4. Roberto Bertoli 5. Sperandio Bonalumi 6. Maurizio Bonassi 7. Marco Brembilla 8. Domenico Cappuccio 9. Gianfranco Ceci 10. Sergio Corrà 11. Claudio Crescini 12. Rocco Gargano 13. Mario Girola 14. Nadia Ghisalberti 15. Vanni Maggioni 16. Maria Carolina Marchesi 17. Marzia Marchesi 18. Stefano Mologni 19. Maurizio Morgano 20. Luciano Ongaro 21. Simone Paganoni 22. Fulvio Paparo 23. Alberto Personeni 24. Luigi Riccardi 25. Ottavio Rota 26. Giuseppe Santoro 27. Paolo Scanzi 28. Guido Turconi 29. Fiorenza Varinelli 30. Carlo Zavaritt

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