Gli alpini al Passo San Marco nelle trincee della Grande guerra

Sulle trincee del Passo San Marco tornano anche quest’anno gli alpini. L’appuntamento per il tradizionale raduno, che si riprone ormai da 29 anni, è per domenica 17 luglio e insieme alle penne nere bergamasche e valtellinesi da qualche anno arrivano anche alpini da Savona, dal Varesotto, dal Milanese e dal Comasco. Il programma prevede l’ammassamento delle penne nere sui due versanti della montagna. Quindi alle 10,15 sfilata e incontro al Passo, Messa, discorsi e poi al rancio per un momento di festa.

Ai duemila metri del Passo, che mette in comunicazione la Valle Brembana con la Valtellina, la Bergamasca con la provincia di Sondrio, nel corso della Prima guerra mondiale i «riservisti» furono impegnati a realizzare un vallo di difesa in quota nel caso in cui non fosse stato possibile bloccare l’avanzata dell’esercito austroungarico che si riprometteva di arrivare in breve tempo in piazza Duomo a Milano.

Le truppe italiane riuscirono però a bloccare l’avanzata del nemico prima che si arrivasse alla cosidetta «seconda linea», quella appunto che era stata tracciata anche sul crinale delle Alpi Orobie partendo da Schilpario per arrivare al passo di San Marco e dintorni.

La guerra è finita, ma le trincee sono rimaste ed attualmente è in corso un progetto di recupero che, per l’area di competenza bergamasca, vede l’impegno della Comunità montana Valle Brembana con una prima positiva azione realizzata un paio di anni fa al passo Dordona, a Foppolo, da volontari di squadre delle guardie ecologiche coordinate dall’assessore alla Protezione civile della Val Brembana Carletto Forchini.

(14/07/2005)

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