Gli alpinisti del Cai al Tim-Fun Village con una parete rocciosa da scalare

Tra le attività che si possono provare in tutta sicurezza presso il Tim-Fun Village, sul piazzale della fara, in Città Alta, c’è anche l’arrampicata sportiva. Per quest’iniziativa, il CAI di Bergamo metterà a disposizione la propria competenza offrendo la presenza di Istruttori durante tutta la settimana, esclusi i week end, dalle 18,00 alle 22,00.

Paolo Valoti, presidente della sezione orobica del Club Alpino Italiano, è convinto che il Tim-Fun Village sia un’occasione unica per diffondere le discipline legate alla montagna.«È un modo per portare la montagna in città - dice - ossia è l’opportunità per avvicinare la gente alla montagna facendogli provare il brivido dell’altezza. La scelta dell’arrampicata è particolarmente felice perché stimola l’interesse dei più giovani (il target mirato va dai 6 ai 60 anni), e perché fa scoprire l’alpinista che è in ognuno di noi: l’atto di arrampicarsi è innato in tutti i bambini ma tende ad inibirsi col tempo, il Tim-Fun Village saprà come far tornare indietro l’orologio biologico».

L’arrampicata indoor è una vera e propria disciplina sportiva, la cui nascita è relativamente recente: la prima competizione internazionale di questo sport si è svolta in Italia, a Bardonecchia nel 1985. La partecipazione del CAI al Tim-Fun Village si giustifica con le origini di questa disciplina, nata tra le rocce naturali ed in seguito diffusasi e sviluppatasi sulle numerose falesie trascurate dagli alpinisti tradizionali e valorizzate dai nuovi climbers. La mission degli arrampicatori sportivi è il superamento di percorsi su roccia con difficoltà sempre maggiore senza l’ausilio di alcun mezzo artificiale per la progressione: le protezioni in parete (i chiodi detti «spit») e la corda, vengono utilizzati esclusivamente per proteggere l’arrampicatore in caso di caduta, e svolgere questa affascinante attività sempre in condizioni di massima sicurezza.

Il CAI bergamasco sarà presente al Tim-Fun Village anche con un’area dedicata all’ambizioso progetto della spedizione alpinistica sul Nanda Devi East, «Dea della gioia», il monte più alto del Garhwal indiano (7817 metri). Sarà questa la meta della cordata organizzata dalla Sezione e Sottosezioni CAI di Bergamo (Capo spedizione l’accademico Marco Dalla Longa), sostenuta dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dal Comune di Bergamo. La partenza è prevista per la metà di agosto per una durata complessiva di 55/60 giorni, coinvolgerà 10 forti alpinisti bergamaschi, tra cui una giovane donna di 28 anni, ed avrà come obiettivo l’apertura una via nuova sulla parete est della vetta, ad oggi ancora inesplorata.

(14/06/2005)

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