Grande folla per l’ultimo saluto al maestro Veronelli

Se ne andato come aveva immaginato: accompagnato dalla sua gente, tra le struggenti note della Banda degli Ottoni a Scoppio e i fiumi di parole, forti, orgogliose, di chi lo ha amato e conserverà nel cuore anche l’ultima giornata. Un funerale che sarebbe piaciuto a Gino Veronelli, fatto di lacrime e rimpianti, ma anche di abbracci e vigorose strette di mano, di un popolo assolutamente trasversale che si riconosceva nel maestro e che non ha voluto mancare all’estremo omaggio. Da oggi riposa nella tomba di famiglia a Trescore Balneario: Gino il rivoluzionario che piaceva anche ai ricchi borghesi, alias Luigi l’intellettuale aristocratico, stimato anche dai giovani dei centri sociali.

Per l’elogio funebre (la cerimonia è in forma civile), all’Altare dei caduti, una grande folla si è radunata intorno al feretro. Tra i presenti, molte facce note della ristorazione e del vino, in tanti hanno ricordato con riconoscenza l’impegno dell’enogastronomo a favore dei prodotti tipici che caratterizzano le diverse regioni d’ Italia e contro l’omologazione imposta dai moderni criteri commerciali. Concetti confluiti in centinaia di articoli e pubblicazioni, scritti sempre senza il timore di scontrarsi con gli interessi dei poteri forti e delle multinazionali.

(01/12/2004)

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