Grone, donna s’inventa una rapina poi confessa simulazione ai carabinieri

È’ risultata infondata la denuncia di una donna di Grone, che aveva raccontato di essere stata rapinata in casa dopo essere stata immobilizzata da due malviventi. In realtà si è trattato solo di una messinscena della donna per nascondere al marito la mancanza di una certa somma di denaro. La signora giovedì mattina era stata trovata da una vicina e da alcuni famigliari legata in bagno, con i polsi stretti da un nastro adesivo e con la bocca incerottata. Una volta liberata, la donna ha raccontato ai carabinieri della stazione di Casazza di essere uscita di casa per fare la spesa e che una volta rientrata nell’abitazione è stata presa alle spalle da due delinquenti che l’hanno immobilizzata e legata nel bagno. I ladri avrebbero poi avuto il tempo di mettere a soqquadro l’appartamento e di fuggire con circa 10 mila euro in contanti. Il racconto non ha però convinto i carabinieri: troppi gli elementi anomali. Per questo motivo, i militari hanno convocato in caserma la donna, che ha ammesso di aver simulato la rapina

(31/01/2004)

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