I 40 anni di Soccorso Alpinodella Valle di Scalve

Il Soccorso Alpino della Valle di Scalve festeggia i quarant’anni di attività. La prima richiesta di soccorso arrivò l’11 agosto del 1965 e da quel giorno il telefono dei volontari ha suonato centinaia di volte. Il periodo d’oro risale ai primi anni Novanta quando il gruppo era composto da venti uomini. Oggi i volontari sono tredici. Gli uomini del soccorso scalvino sanno bene quanto sia importante un buon coordinamento dei soccorsi e la velocità nell’intervento al punto che dormono con la sacca di soccorso accanto al letto, sci e scarponi sempre pronti. Questi uomini che conoscono palmo a palmo le vette, i boschi, i dirupi e i sentieri da Valbondione fino alla Presolana vedono di anno in anno crescere e diversificarsi gli incidenti. La tecnologia ha portato in quelle zone che erano la patria dello sci d’alpinismo e della passeggiata estiva motoslitte ed enduro costringendo a tenere la guardia sempre più alta.

Gli eventi:
Per conoscere la storia, i momenti più importanti e i protagonisti di quarant’anni di Soccorso Alpino in Valle di Scalve la stazione scalvina ha organizzato due serate per sensibilizzare i più giovani all’importanza della presenza di un gruppo di volontari in un’area di montagna e per creare un tavolo di discussione intorno a quelli che restano i problemi aperti per far crescere la montagna e il soccorso. Il primo incontro si terrà il 2 gennaio al Palalcolere, alle 20,30, ed avrà come protagonista l’alpinista Roberto Piantoni che fa parte del gruppo di volontari e che presenterà attraverso la proiezione di filmati e diapositive le scalate che lo hanno portato alla conquista degli ottomila. Il 3 gennaio, sempre alle 20, 30, a Schilpario, si terrà invece un dibattito sui temi dell’emergenza e dell’urgenza con le difficoltà che si incontrano in aree di montagna.

(30/12/2005)

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