I sindacati denunciano:«Il carcere è superaffollato»

Sovraffollamento delle carceri, carenza del personale e il decreto legge 112 sulla manovra correttiva di bilancio che «con i suoi tagli ci metterà in ginocchio». Sono i motivi della protesta di un centinario di agenti della polizia penitenziaria che lunedì 14 luglio hanno dato vita a un presidio davanti a San Vittore per chiedere un incontro con il provveditore regionale agli istituti di pena, Luigi Pagano.La situazione «è in costante peggioramento», denunciano i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil). A partire dal sovraffollamento, tornato ai picchi pre-indulto anche in Lombardia dove «siamo di nuovo - afferma Angelo Urso, segretario nazionale Cisl penitenziaria - a quota 8.300 detenuti, con un tasso di sovraffollamento medio del 55%, contro il 25% nazionale». In alcuni istituti, spiegano, la situazione è ancor più grave: Bergamo e San Vittore (150%), Brescia (120%), Monza, Pavia, Varese e Vigevano (100%).Inoltre, «c’è una carenza di personale in Lombardia di 1.100 unità - continua - perchè sui 5353 agenti previsti, in realtà siamo in 4250».Poi, c’è il capitolo stipendi («Ci attendiamo che il governo mantenga le promesse sul rinnovo contrattuale») e mezzi di trasporto. Delle auto in dotazione, infatti, «il 18% è fuori uso, il 6% è in officina, il 37% ha più di dieci anni, il 19% ha più di 170 mila chilometri - elenca Urso - e abbiamo solo tre auto blindate in tutta la regione per la traduzione dei collaboratori».Nel decreto, infine, «è previsto un taglio del 55% delle risorse dedicate all’edilizia penitenziaria - afferma Eugenio Sarno, segretario generale Uil penitenziari - mentre le condizioni di lavoro peggiorano, con i suicidi di 15 agenti negli ultimi otto mesi e 75 colleghi aggrediti da detenuti negli ultimi tre mesi. Attendiamo un segno d’attenzione del governo e del ministro Alfano».(15/07/2008)

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