Il commercio on line cresce
Ma in Europa l’Italia resta dietro

Il dato è in aumento, ma copre solo il 3% del totale. Siamo sotto Francia e Germania

Nel 2021 gli italiani che utilizzeranno l’e-commerce saranno 26,6 milioni contro i 19,2 milioni attuali. Nonostante la forte crescita, si resta di molto sotto i livelli di Francia (48,3 milioni previsti), Gran Bretagna (54,4 milioni) e Germania, dove chi comprerà via Internet tra cinque anni raggiungerà i 64,4 milioni contro comunque il livello attuale già altissimo: 55,3 milioni. Sono stime di Banzai (ora ePrice), il maggiore operatore italiano del settore, secondo il quale oggi l’e-commerce in Italia copre solo il 3% del commercio totale, per un valore comunque dei soli prodotti venduti (quindi servizi esclusi) di circa 9 miliardi annui.

«Ma pensiamo - afferma il presidente esecutivo di Banzai, Paolo Ainio, a margine della presentazione del piano strategico 2017-2021 - che la crescita nel nostro Paese possa essere anche più rapida grazie all’uso del telefono mobile: siamo primi in Europa per diffusione di telefonini e quando Facebook in Italia è andata sul mobile ha registrato un immediato boom». Nei primi nove mesi dell’anno Banzai, che con il nuovo piano strategico 2017-2021 cambia nome in ePrice, ha registrato un utile netto di 2,9 milioni rispetto alla perdita di 8,9 milioni dello stesso periodo 2015 grazie ai 17,5 milioni di utile per la cessione della divisione media a Mondadori e dopo un risultato negativo di 3,6 milioni collegato a Saldiprivati, in corso di cessione.

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