Cronaca
Martedì 15 Luglio 2003
Il Consiglio di Stato boccia la variante di Villa d’Almè voluta da Provincia e Anas
Alla fine, l’hanno spuntata il Comune di Sorrisole e i conti Agliardi di Sombreno che, quella bretella stradale disegnata dall’Anas e voluta dalla Provincia per collegare la Villa d’Almè-Dalmine con la ex statale 470, passando per Sombrero, proprio non la volevano
Il Consiglio di Stato, al quale la Provincia aveva presentato ricorso dopo che i lavori erano stati sospesi dal Tar di Brescia, ha definitivamente cassato il progetto. Gli amministratori provinciali, ma anche i sostenitori dell’opera come i sindaci di Paladina e Valbrembo, si sono così ritrovati con le pive nel sacco e con un problema viario - quello della Villa d’Almè-Dalmine, ingolfata di traffico venti volte superiore a quello degli anni ’60 quando venne realizzata - ancora tutto da ristudiare.
Perché se è vero che la sentenza del Consiglio di Stato ha per ora salvaguardato la salute dei cittadini di Sombreno, Petosino e Sorrisole, è altrettanto vero che una soluzione per decongestionare la Villa d’Almè-Dalmine, dovrà essere prima o poi trovata.
E mentre a Sorisole si canta vittoria, il presidente della Provincia Valerio Bettoni cerca di fare buon viso a cattiva sorte, affermando che il pronunciamento del Consiglio di Stato era scontato, soprattutto dopo che l’Anas aveva ritirato il progetto. Secondo il sindaco di Sorrisole, Simone Stecchetti e la famiglia Agliardi che si sono opposti tenacemente all’opera, ci possono essere alternative meno devastanti al progetto. Del resto, l’Anas è già al lavoro per modificare il tracciato e, a prova del fatto che c’è tutta l’intenzione di trovare una soluzione, sono stati mantenuti a disposizione quei 223 miliardi di vecchie lire di finanziamento, necessari a realizzare la variante.
(15/07/2003)
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