Il dipinto di Pinocchio dei giovani liceali diventa manifesto contro lo sfruttamento minorile

Da Bergamo verso il mondo, con tappa a Ginevra, per dire basta allo sfruttamento minorile con un dipinto. L’opera «C’era una volta… Grillo Parlante, dove sei?» - realizzata lo scorso maggio nell’ambito della fiera Lilliput da un gruppo di ragazzi dei licei artistico di Bergamo e di Romagnano Sesia (Novara) – dopo il soggiorno del giugno scorso a Ginevra torna in città. La tela (di 3,43 per 7,63 metri) sarà esposta nel foyer del teatro Donizetti dal 21 novembre al 10 dicembre prossimi. Un dipinto nel quale, utilizzando il personaggio universale di Pinocchio, «i giovani – rimarca Vanni Maggioni, dell’ufficio Pace e cooperazione internazionale del Comune di Bergamo - hanno espresso con forza le condizioni inaccettabili dello sfruttamento a cui troppo spesso bambini e ragazzi nel mondo vengono sottoposti». Per la sua grande forza comunicativa, la tela è diventata il manifesto di sensibilizzazione delle Nazioni Unite, attraverso l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) ed in particolare il progetto Scream che si prefigge di puntare l’attenzione e di intervenire nelle situazioni in cui il lavoro diventa rapina dell’infanzia e dell’adolescenza. L’opera ieri è stata presentata al Donizetti da uno degli stessi autori: Diego Servegnini di Treviglio, 19 anni, lo stesso studente che lo scorso 12 giugno, in occasione della «Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile», ha raccontato in inglese il dipinto nei suoi particolari ai delegati dell’Ilo, riuniti in assemblea mondiale al palazzo di Ginevra dell’Onu. L’opera ha ottenuto anche il sostegno dell’Ordine provinciale dei consulenti del lavoro e dell’Università degli Studi di Bergamo, come confermato ieri anche da Felice Rizzi, direttore della cattedra Unesco.(14/11/2008)

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