«Il futuro della lotta all’evasione fiscale passa per l’informazione»

L’informazione e la collaborazione tra la Guardia di finanza e le autorità fiscali degli altri Paesi, sia comunitari che extra Ue, sono il passaggio obbligato per il prossimo futuro nell’ambito delle attività inerenti alla lotta all’evasione, l’elusione e la frode fiscale. Il numero degli scambi di informazioni comunque è già cresciuto: lo dicono i dati, che saranno contenuti nel rapporto annuale 2007 delle Fiamme Gialle, anticipati a Bergamo in occasione dell’inaugurazione dell’anno di studi 2007-2008 dell’Accademia della Gdf.

Della necessità di potenziare ulteriormente la collaborazione internazionale ha parlato Claudio Sacchetto, docente di diritto internazionale, nel suo discorso introduttivo. Il numero delle informazioni su Iva e imposte dirette, inoltrate dalla Gdf nel 2007 ai Paesi dell’Unione Europea, sono state 2.722 (2.479 del 2006), mentre le informazioni pervenute sono state 1.336 (1.187 nel 2006).

Fuori dall’Europa sono state inoltrate 94 informazioni e ne sono pervenute 48: informazioni che acquistano nel contesto della lotta alla competizione dannosa un grande significato, perché sono il criterio per distinguere tra paradisi fiscali e non.

Il comandante dell’Accademia, Michele Calandro, ha invece voluto sottolineare l’impegno crescente delle Fiamme gialle in fatto di evasione fiscale, in un contesto di grandi cambiamenti a livello internazionale, oltre ala necessità di avere un Corpo adeguato ai tempi che cambiano.

(02/02/2008)

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