Il gommista ostaggio delle giostre:
«Come passano le auto con la fiera?»

«Arriva il luna park in piazzale Fiume e io non posso lavorare più». Questa in estrema sintesi la protesta di Alberto Bordegari, gommista con officina nello stesso piazzale a Romano di Lombardia.

Va detto che le giostre e e le bancarelle in piazzale Fiume per la tradizionale fiera di San Biagio non generano unanimità di consensi. Ci sono coloro che sono contenti perchè la fiera significa vivacità nel centro e affari in aumento per alcune categorie di commercianti, ma ci sono anche numerosi residenti che vorrebbero maggiore tranquillità nella zona.

Alberto Bordegari vorrebbe, invece, solo poter lavorare come quando la fiera non c’è. «L’attività di gommista venne avviata da mio padre Giuseppe 55 anni fa e negli Anni Settanta l’officina è stata collocata in piazzale Fiume - dice il gommista -. Nel corso degli anni le giostre sono aumentate in continuazione e dal Comune c’è stata la totale assenza di comunicazione, prima con mio padre e poi con me». I clienti dell’officina devono necessariamente passare dal piazzale Fiume per recarsi dal gommista e durante la fiera occorre transitare nello spazio lasciato libero dalle giostre. «Per lavorare, a me serve non solo l’accesso pedonale, ma anche il transito dei veicoli dei clienti, oggi risicato e rischiosissimo all’interno della fiera».

Bordegari non ce l’ha con i giostrai, ma con l’amministrazione comunale. E aggiunge : «Il diritto di passaggio non è solo dettato dal buon senso, ma da una sentenza del Tribunale a favore di mio padre nel contenzioso con l’allora sindaco Giuseppe Longhi. La sentenza dice che abbiamo diritto a un idoneo passaggio carrabile per accedere all’officina. Tra l’altro questo passaggio è regolarmente garantito il giovedì quando è presente il mercato ambulante, ma mai rispettato inspiegabilmente durante la fiera di San Biagio, e io mi domando: perché?».

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