Il padre di Nicholas: una taglia sugli assassini

«Una taglia sugli assassini di Nicholas». Si dice pronto a istituirla Antonio Pignataro, il papà di Nicholas, il ventenne di Seriate ucciso in Brasile il 18 maggio scorso. L’uomo chiede un intervento ufficiale dell’autorità giudiziaria italiana competente entro 30 giorni, «altrimenti - spiega - mi sentirò abbandonato dallo Stato italiano e agirò personalmente».Nicholas è stato ucciso a Maceiò (nella foto) in Brasile assieme a un amico del posto e i contorni della vicenda sono ancora oscuri.. Tra i punti poco chiari - spiega il padre di Nicholas - il ritrovamento sul luogo del delitto di alcuni bossoli calibro 38 che sarebbero compatibili con quelli della polizia locale.Antonio Pignataro vuole vederci chiaro. Tra i pochi indizi certi c’è che l’amico di Nicholas, un venditore ambulante di cd contraffatti, aveva un grosso debito di droga con alcuni spacciatori del posto. Nicholas potrebbe essere stato ucciso perché sarebbe stato un testimone scomodo. Gli assassini avrebbero sparato prima al giovane brasiliano, poi a Nicholas mentre cercava di fuggire. Un colpo lo ha fatto cadere, altri cinque lo hanno finito.(14/07/2008)

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