Il Pirellone premia tre bergamaschi con il Sigillo

Sono un riconoscimento a chi ha contribuito a far crescere la Lombardia grazie al lavoro, all’impegno e alla creatività. Sono i sigilli longobardi, massimo riconoscimento del Consiglio regionale che lunedì 23 giugno sarà conferito a tre illustri bergamaschi: monsignor Aldo Nicoli, Ilario Testa e Camillo Paganoni.La lista ufficiale dei riconoscimenti (che prevede anche diverse medaglie d’oro) sarà ufficializzata nei prossimi giorni, insieme alle relative motivazioni. La premiazione è in programma lunedì dalle 19 all’auditorium Giorgio Gaber, al Pirellone. Monsignor Aldo Nicoli è arciprete di Nembro, componente del Cda di Litostampa e Bergamo Tv e in un recente passato anche di Sesaab, società editrice de L’Eco di Bergamo. Proprio il suo impegno a favore dell’editoria locale cattolica e l’attenzione ai nuovi media sono alla base del premio, unitamente all’intensa attività nel campo socioassistenziale, sia a livello nazionale con la Compagnia di San Paolo che bergamasco.Ilario Testa è stato presidente di Sacbo, società di gestione dello scalo di Orio al Serio, fino allo scorso aprile: un incarico che ha ricoperto per ben 15 anni, ovvero per 5 mandati consecutivi. Sotto la sua presidenza l’aeroporto bergamasco è letteralmente decollato, diventando un punto di riferimento nel mercato emergente dei voli low cost. Dopo l’addio a Sacbo è entrato nel Cda di Miro Radici Finance, società che si occupa di infrastrutture, aeroporti e logistica. Il sigillo longobardo è un riconoscimento alla sua opera e alla crescita di Orio, diventato porta privilegiata per l’accesso alla Lombardia e la sua connessione con i principali mercati europei.Camillo Paganoni, libero docente di oculistica, riceverà il premio per il suo impegno sociale come presidente dell’associazione «Amici dei popoli» che si è distinta per iniziative di sostegno a favore delle popolazioni africane. Paganoni, insignito nel 2005 della medaglia d’oro come maestro dell’oftalmologia italiana, è tra i più famosi oculisti italiani, ed ha fatto dell’Istituto Palazzolo uno dei centri maggiormente all’avanguardia nel settore.Il sigillo longobardo era un anello ritrovato nella necropoli di Trezzo d’Adda, accanto ad armi di guerrieri, il che ha fatto dedurre che appartenesse a personalità di alto rango. L’anello sigillo (contenuto in una confezione di legno di quercia) reca sul retro il nome della persona insignita del titolo di «Vir illustris». In passato questo riconoscimento è stato conferito a diverse personalità bergamasche, come monsignor Andrea Spada, storico direttore de L’Eco di Bergamo, la stilista Krizia (al secolo Mariuccia Mandelli), il rettore dell’Università Alberto Castoldi, Vittorio Feltri, direttore di «Libero», il ciclista Felice Gimondi, il ricercatore Gianvito Martino, il motociclista Giacomo Agostini, l’alpinista Walter Bonatti, il docente universitario Felice Rizzi e la squadra di football americano dei Lions.(19/06/2008)

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