Il pullman cambia orario, protestano a Solza i genitori degli studenti

I ragazzi, tutti tra gli 11 e i 14 anni, arrivano alle Medie di Calusco con 20 minuti di anticipo, quando l’edificio scolastico è ancora chiuso e sono costretti a rimanere al freddo e in balia di se stessi

Genitori in subbuglio a Solza, contro la gestione della linea della ditta Autoservizi Locatelli di Bergamo che si occupa del trasporto degli studenti presso le scuole di Calusco d’Adda.

Il motivo della protesta riguarda il cambiamento dell’orario di partenza dei pullman da Solza la mattina, anticipato di una decina di minuti.

La questione si sta trascinando da poco più di un mese, e precisamente dal dicembre scorso quando la Locatelli ha preso la decisione che - a detta dei genitori degli studenti - è stata comunicata verbalmente ai ragazzi da un autista.

A parte la questione formale - il sindaco di Solza sostiene che, trattandosi di una servizio pubblico il cambiamento di orario dovrebbe essere concordato con l’amministrazione comunale e provinciale - il cambiamento di orario, sia pure di 10 minuti, è fonte di notevoli disagi per i ragazzi.

Gli studenti - affermano i genitori dei 20 alunni interessati al servizio di trasporto - non solo devono recarsi in anticipo alle due fermate del pullman, ma arrivano alle Medie di Calusco con 20 minuti di anticipo, quando l’edificio scolastico è ancora chiuso. Insomma, sono costretti a rimanere al freddo e in balia di se stessi. E si tratta di ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.

Dal canto suo la società Autoservizi Locatelli, tramite uno dei titolari, Roberto Locatelli, ha fatto sapere che si tratta di un anticipo d’orario di soli cinque minuti dovuto a un motivo tecnico, per garantire anche un servizio scolastico su Calusco. L’informativa per uno spostamento di 5/10 minuti fa parte della normalità di questo servizio, che è si un servizio di linea ma finalizzato al trasporto degli studenti".

Della vicenda - che adesso è stata presa a cuore dal sindaco di Solza, Pierangelo Manzoni - si era già occupata l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Carla Rocca, che interpellò la ditta Locatelli, ottenendo l’assicurazione che dopo Natale sarebbe stato ripristinato il normale orario.

Cosa che, a quanto pare, non è avvenuta.

(11/02/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 12 febbraio 2003

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