Il Tar su Borgo Santa Caterina
La soddisfazione dei commercianti

Ascom, Confesercenti e gli esercenti di Borgo Santa Caterina commentano positivamente la sentenza del Tar sull’ordinanza del Comune.

C’è soddisfazione da parte delle associazioni di categoria – Ascom e Confesercenti – e degli esercenti ricorrenti di Borgo Santa Caterina rispetto alla sentenza del Tar di Brescia sull’ordinanza del sindaco di Bergamo sulla tutela della convivenza civile, della coesione sociale, della vivibilità e dell’incolumità nella via Borgo Santa Caterina». Il Tar di Brescia, replicando quanto definito dalla precedente decisione del 23 dicembre scorso, ha stabilito che fino al prossimo 5 febbraio i locali dovranno chiudere nei giorni feriali entro l’1,30, mentre in quelli festivi e prefestivi entro le 2,30, confermando anche la possibilità di vendere per asporto bevande alcoliche e analcoliche fino alle ore 22,30.

«Siamo soddisfatti della decisione – commentano i referenti delle associazioni di categoria, Pietro Bresciani per Ascom e Filippo Caselli per Confesercenti, insieme agli operatori di Borgo Santa Caterina –, sia perché viene confermata la pronuncia presa a dicembre, ma soprattutto perché crediamo che siano stati così tutelati gli interessi degli operatori e dei lavoratori. Come sempre sostenuto, l’ordinanza del sindaco è stata giudicata strumento non idoneo ad affrontare il delicato tema di Borgo Santa Caterina, ove gli interessi in gioco sono molteplici; ciò richiama la necessità di un intervento diverso come, appunto, suggerito dal giudice amministrativo stesso. Per questo ribadiamo la nostra disponibilità e quella degli esercenti del Borgo a trovare le soluzioni migliori per affrontare il problema nelle opportune sedi».

Il Tar di Brescia stabilisce inoltre che l’Amministrazione comunale entro 100 giorni deve portare la questione di Borgo Santa Caterina all’attenzione del Consiglio comunale, dopo approfondimenti e confronti tra associazioni, esercenti e residenti.

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