Mercoledì 01 Aprile 2009
Il vescovo alle Forze Armate:
«Costruttori di pace e libertà»

All’omelia monsignor Beschi ha sottolineato che celebrare la Pasqua «è un dono per la nostra libertà. Pasqua è il passaggio dalla morte alla vita, un passaggio provocante perché per il cristiano dalla morte nasce la vita. Questa è la novità di Gesù Cristo che interpella la nostra fede, intelligenza e libertà». Il vescovo ha ricordato la visione di libertà insita nella cultura contemporanea. «Il Signore ci dice. “La verità vi farà liberi”. È un appello da accogliere, fare nostro e testimoniarlo. Oggi invece c’è il diffuso sospetto che la Chiesa e la comunità cristiana sono un ostacolo alla libertà e che essere cristiani significa rinunciare alla propria libertà e ostacolare quella degli altri. No, in ogni angolo del mondo, da sempre, i cristiani si sono impegnati nella costruzione della libertà totale dell’uomo, perché testimoniano che la morte e la risurrezione di Gesù Cristo sono offerte per la nostra libertà. Si avverte anche l’ostilità tra verità e libertà, quasi che cercare la verità diventi limite alla libertà. Invece, nella persona di Gesù Cristo la vera libertà dell’uomo: questa scoperta ha conseguenze sulla vita dell’uomo e del cristiano, chiamato a testimoniare la libertà di Cristo offerta a tutti. Non disprezziamo l’appello a crescere in umanità e libertà».
«Carissimi — ha detto il vescovo —, il vostro lavoro nella società e nel mondo fa crescere la convivenza tra i gli uomini, perché diventi ordine, rispetto e pace, cioè le condizioni che guidano la vita»
e.roncalli
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