Impiegata uccisa a Villa d’Adda: condannato il convivente

È stato condannato a 16 anni e 4 mesi Roberto Laviano, 68 anni, il convivente di Anna Oriani, la donna che era stata uccisa nell’agosto scorso nella sua abitazione di Villa d’Adda. La sentenza, con rito abbreviato, è stata emessa questa mattina dal giudice per l’udienda preliminare, Patrizia Ingrascì.L’omicidio si era consumato il 13 agosto del 2007, al termine di un periodo di incomprensioni tra i due conviventi. I rapporti tra Anna Oriani e Roberto Laviano negli ultimi tempi si erano fatti molto tesi, tanto che la donna, ex impiegata di 59 anni, era intenzionata a lasciare il suo compagno. Ad alcuni conoscenti la signora aveva rivelato che intendeva troncare la convivenza e avviare le pratiche per trasferire la residenza a Brembate. Una decisione che probabilmente Roberto Laviano, pensionato di origini napoletane con seri problemi di salute, non digeriva.I due convivevano in una palazzina di via Salvo D’Acquisto dal 1995. Anna Oriani, nativa di Milano, aveva vissuto e lavorato in una ditta di assemblaggio per computer a Bellinzago Lombardo ed era divorziata dal marito; anche Roberto Laviano, separato dalla moglie, prima di andare in pensione, aveva lavorato come impiegato.Il 13 agosto dell’anno scorso, alle 13,30, l’uomo aveva atteso il rientro della signora Anna. L’aveva aggredita alle spalle, sferrandole una coltellata alla schiena, un colpo leggero, seguito da due colpi più violenti al petto. La donna, dopo la prima coltellata, s’era voltata e aveva tentato di difendersi: lo testimoniano le ferite sugli avambracci evidenziate durante l’esame autoptico. Le urla della cinquantanovenne avevano attirato l’attenzione dei vicini che, preoccupati per la situazione, avevano chiamato i carabinieri. Quando erano giunti i militari avevano trovato l’ex impiegata riversa a terra e il convivente ansimante a pochi metri, appoggiato al tavolo del salotto. Era finito in manette ed era stato portato in carcere, ignaro che la sua compagna fosse morta. (17/06/2008)

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