In ritardo al lavoro, telefona «C’è una bomba in azienda»

Al terzo giorno di lavoro era in ritardo, e per non farlo notare troppo ha pensato bene di chiamare questura e carabinieri, dicendo che in azienda c’era una bomba. Ma è stato scoperto e denunciato per procurato allarme.

Protagonista della curiosa vicenda un 24enne di Palermo che vive a Bergamo da un paio d’anni.

Lavoratore interinale, era stato da poco assunto da una ditta di Grassobbio. Ieri alle 21 ha chiamato due volte, prima i carabineiri e poi la questura, annunciando la presenza di un ordigno pronto a esplodere.

I carabinieri sono accorsi e hanno evacuato gli operai che stavano finendo il turno 14-22: hanno avviato un’ispezione, senza trovare nulla di strano. Poco dopo le 22 è arrivato in azienda - in ritardo - il 24enne palermitano: insospettiti i militari lo hanno portato in caserma dove, più tardi, il giovane ha confessato.

È scattata la denuncia a piede libero, e ora l’operaio potrebbe anche rischiare di perdere il lavoro.

(5/9/2003)

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