Inchiesta Nduja, la magistratura sequestra 6 immobili, quattro auto e conti correnti

Sei immobili, quattro autovetture, quote societarie e conti correnti bancari. E’ quanto messo sotto sequestro dalla magistratura nell’ambito dell’indagine Nduja su una serie di illeciti commessi da esponenti della criminalità organizzata calabrese. I carabinieri del ROS hanno infatti ricostruito il patrimonio illecitamente acquisito dall’organizzazione, attraverso il raffronto tra i beni nell’effettiva disponibilità degli indagati e quanto fiscalmente dichiarato. Il Pm Roberto Di Martino ha chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Brescia il sequestro preventivo di 6 immobili (abitazioni), con relative pertinenze, situate a Capriolo (Brescia) Carobbio degli Angeli e Romano di Lombardia. Tali immobili erano nella disponibilità di Antonino Scopelliti, Giuseppe Romano, Giovanni Condello, per un valore di circa 1.500.000 Euro. Sotto sequestro anche quattro autovetture di grossa cilindrata ed una moto MV Agusta F4, nella disponibilità di Antonino Scopelliti, Arturo Vezzoli, Leonardo Melluso eLuigi Merlini. La pressione dell’azione del ROS Sezione Anticrimine di Brescia e dall’Arma territoriale di Bergamo ha indotto Giovanni Condello, ancora irreperibile, a costituirsi agli inquirenti. La magistratura ha poi disposto il sequestro delle quote societarie a nome degli indagati relative a 5 imprese commerciali ed edili operanti nelle province di Bergamo, Brescia e Milano, con sedi a Brescia, Trescore Balneario e Bergamo, riconducibili a Giuseppe Romano, Giovanni Condello, Luigi Merlini e Zeno Longhi, per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro; oltre a numerosi conti correnti bancari intestati o riconducibili agli indagati per un totale di circa 200.000 Euro.

(13/10/2005)

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