Indiano non si ferma all’alt dei carabinieri
Arresto convalidato

Alla vista dei carabinieri motociclisti che gli intimavano l’alt, si è dato alla fuga, prima verso il centro, e poi attraverso Zanica e Azzano. Solo a Grassobbio, dopo che i carabinieri hanno esploso due colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio, si è finalmente fermato: in manette, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, è finito S. D., operaio indiano di 28 anni, che lunedì 20 ottobre è stato processato in direttissima. L’inseguimento si è verificato domenica 19 ottobre intorno alle 14, in via Bonomelli: i carabinieri motociclisti, fermi lì per normali controlli stradali, hanno intimato l’alt a una Tata Safari. La vettura, invece di fermarsi, ha improvvisamente accelerato, colpendo di striscio uno dei militari ad un braccio, e dandosi alla fuga. Subito è scattato l’inseguimento, terminato a Grassobbio, dopo i due spari in aria.Il 28enne, alla guida senza patente (ritirata in seguito a un incidente), era fuggito per paura: è stato quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lunedì in udienza ha ammesso le colpe. Il giudice ha convalidato l’arresto senza applicare misure cautelari, vista anche l’incensuratezza del ventottenne. Questi ha poi scelto di patteggiare la pena a quattro mesi di reclusione. La condanna è stata convertita nella corrispondente sanzione pecuniaria di 4.560 euro, da pagare in trenta rate mensili. (20/10/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA