Inflazione in crescita «vola» il caro prezzi

Caro prezzi a livelli che non si vedevano da oltre 12 anni. A maggio l’inflazione è salita al 3,6%, mettendo a segno la variazione annua maggiore dall’agosto 1996. Ma è volata addirittura al 5,4% per i prodotti che compongono la spesa quotidiana delle famiglie. A spingere in alto il carovita sono sempre alimentari e carburanti, con il gasolio che anche ieri ha messo a segno un nuovo record. E mentre Mister prezzi, garante per la sorveglianza dei prezzi nominato dal presidente del Consiglio dei Ministri, accende un faro sul caro burro, il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, promette nuove liberalizzazioni.A maggio, secondo i dati diffusi ieri dall’Istat, che ha confermato la stima preliminare, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,5% su base mensile e ha registrato su base annua una netta accelerazione, dal +3,3% di aprile. E per i prodotti acquistati con maggior frequenza, cioè alimentari, tabacchi, trasporti, giornali e spese per l’affitto, il carovita è schizzato al 5,4%, dal +5,1% di aprile.A far volare i prezzi sono soprattutto i beni alimentari (+5,7%) ed energetici (+13,1%, sulla spinta dei carburanti).Volano, in particolare, la pasta (+20,7% in un anno, dal +18,7% di aprile) e il pane (+13,3% dal maggio 2007), mentre il latte segna un rialzo dell’11,1% in un anno e frutta e carne accelerano i rincari. Aumenti a due cifre anche per gasolio (+26,3%) e benzina (+11,1%), che registrano forti rincari anche su base mensile (+6,8% e +8,8%). Stabili le tariffe elettriche (+9,2%), mentre con l’avvicinarsi delle vacanze aumentano trasporti aerei (+14,2%) e marittimi (+8%). I pochi ribassi riguardano comunicazioni e medicinali.Venerdì, intanto, benzina e gasolio hanno aggiornato il record, spingendosi fino a quota 1,55 e superando il picco di 1,545 di ieri. L’impennata dei prezzi dei carburanti ha già prodotto un primo effetto sulle abitudini degli italiani: uno su due - rivela un’indagine di Confesercenti Publica Res - sceglie di lasciare più spesso la macchina in garage.L’inflazione record a maggio ha fatto scattare l’allarme dei consumatori, che parlano di «emergenza nazionale» e chiedono l’intervento del Governo. Secondo le stime di Adusbef e Federconsumatori, il dato è «estremamente preoccupante», ma ancora sottostimato: i rincari per il 2008, che ammonteranno a 2.070 euro, porteranno infatti il tasso di inflazione al 7%. Il Codacons sostiene che gli aumenti si tradurranno a fine anno in una maxi stangata di circa 1.500 euro a famiglia e suggerisce una ricetta anti rincari, che prevede tra l’altro la liberalizzazione dei saldi tutto l’anno, il triplo prezzo sull’ortofrutta e la definizione del «prezzo anomalo».Sul fronte alimentare, invece, si è mosso il Garante per la sorveglianza dei prezzi, che ha convocato per martedì 17 giugno le imprese del settore per discutere degli andamenti del prezzo del burro. Infatti la Coldiretti ha denunciato che il prezzo del burro aumenta del 325% dalla stalla alla tavola, con il grasso contenuto nel latte che viene pagato poco più di due euro al chilo agli allevatori, mentre i consumatori sono costretti a pagarlo attorno a 8,5 euro. (14/06/2008)

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