Ipab, le trasformazioni sono in forte ritardo

Mancano 5 settimane alla scadenza del termine fissato dalla Regione per la trasformazione delle Ipab (Istituzioni pubbliche d’assistenza e beneficenza) in Fondazione o Azienda di servizi alla persona.

A fine settimana scorsa solo in due avevano presentato tutta la documentazione necessaria per la trasformazione: la Casa di riposo «Scarpini» di Covo e l’omologa «Don Palla» di Piazza Brembana. Entrambe hanno optato per la fondazione.

Strada imboccata anche da altre 11 Ipab, che hanno sì comunicato ad Asl, Comune e Regione la loro volontà di trasformazione - tutte in fondazione - ma non hanno ancora presentato i documenti necessari. Si tratta di cinque Rsa, tre educative e tre Ipab elemosiniere (fra le quali l’Opera Pia «Misericordia Maggiore» di Bergamo).

Il problema sono le altre, che non hanno ancora nemmeno comunicato la forma scelta per la trasformazione. Si tratta di 54 Ipab così suddivise: 12 elemosiniere, 19 educative e 23 Rsa, tra cui il Gleno.

Il tempo stringe: cinque settimane sono poche, considerando che il Comune ha 30 giorni di tempo per esprimere un proprio parere. Tutti documenti che devono essere presentati entro il 30 ottobre.

(23/9/2003)

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