Isola: frattura tra i sindaci sui servizi sociali

Finiti i tentativi di mediazione il rischio di uno scontro tra maggioranza e minoranza nel distretto Isola-Val San Martino è più che concreto. È quanto emerso dalla conferenza stampa dei sindaci del distretto sulla gestione dei piani di zona. Piani che concretizzano la legge 328 in materia di servizi sociali sovracomunali. Da un lato ci sono i sindaci dei comuni che hanno optato per la costruzione di un consorzio cui affidare la gestione dei piani di zona. Dall’altro le sei amministratori che hanno invece scelto di proseguire l’esperienza fin qui vissuta, con l’ente capofila, affidato al Comune di Ponte San Pietro.Le 17 amministrazioni della maggioranza rappresentano l’80% della popolazione e spaziano dal centrosinistra a Forza Italia, mentre dei sei comuni contrari 5 fanno capo alla Lega e uno ad An. La ventiquattresima amministrazione comunale, quella di Suisio, si è astenuta. La legge prevede l’unanimità per decidere chi gestirà i piani di zona ma, dopo otto mesi si è capito che l’unanimità non è possibile. Al punto in cui si è giunti la presidente dell’assemblea dei sindaci Gabriella Plati (primo cittadino di Brembate) ri-convocherà il collegio di vigilanza, che ha poteri sostitutivi, e stavolta verrà deciso a maggioranza di affidare la gestione della 328 al Consorzio. Il Consorzio è guidato da Livio Mazzola, già sindaco di Carvico e consigliere provinciale (Ds), che dovrà cominciare a investire il milione e 350 mila euro di residui (che però sono «fisicamente» nelle mani dell’ente capofila, vale a dire il Comune di Ponte San Pietro), per i quali sono già pronti e approvati i progetti, e i 770 mila euro stanziati dallo Stato e dalla Regione nel bilancio 2005.

(15/03/2005)

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