Istruzione e formazione professionale
Bergamo attiva nuovi corsi triennali

L’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, giovedì mattina all’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo ha incontrato i dirigenti scolastici degli istituti orobici professionali e tecnici per presentare l’Intesa Formigoni-Gelmini sul diploma regionale.

L’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, giovedì mattina all’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo (ex Provveditorato agli Studi – web: www.istruzione.bergamo.it) ha incontrato i dirigenti scolastici degli istituti orobici professionali e tecnici per presentare al territorio l’Intesa Formigoni-Gelmini (sottoscritta in Regione lo scorso 16 marzo) sul diploma regionale nel campo dell’istruzione e formazione professionale. Presenti, tra gli altri, anche il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo Luigi Roffia e l’assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e attività produttive della Provincia di Bergamo Giuliano Capetti.

“Sono molto soddisfatto – rimarca l’assessore regionale Gianni Rossoni - che l’impianto complessivo del nostro sistema di istruzione e formazione professionale venga riconosciuto e preso a modello. In questi anni si è dimostrato rispondente alle esigenze dei ragazzi e del mondo del lavoro. Si tenga presente il dato della dispersione scolastica: negli istituti professionali è di circa il 25 percento, nei nostri corsi di istruzione e formazione professionale è del 2 percento”.

“Gli istituti professionali bergamaschi, con dirigenti e docenti in prima linea, da sempre svolgono un’azione anti-dispersione scolastica anche con progetti innovativi come il “2you”, tanto che ben il 60 percento degli studenti iscritti al primo anno – esordisce Luigi Roffia, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo - riescono a rafforzare la motivazione, a capire l’utilità della scuola, proseguendo fino in quarta e quinta superiore per un buon inserimento nel mondo del lavoro”.

“Con l’accordo Formigoni-Gelmini si sono poste le basi per uno slancio verso l’introduzione nel sistema scolastico italiano della valutazione per competenze come avviene in Europa, volta a superare le rigidità della programmazione per quadri orari e del voto-giudizio nelle singole discipline, e invece certifica il livello di competenze raggiunto, mettendo in grado ciascun ragazzo di investire per il proprio futuro dove ha più attitudini e successo, nella prospettiva dell’apprendimento per tutto l’arco della vita – prosegue il provveditore Luigi Roffia – Nella Bergamasca siamo già all’avanguardia con reti di scuole impegnate da tempo a ragionare su queste forme innovative organizzative e metodologiche. Anche la formazione in corso rivolta ai docenti neoassunti in ruolo è centrata sul tema delle competenze. Certo, servono risorse economiche adeguate, in termini di organico e di investimenti sulla formazione e strutturali, per concretizzare al meglio questi percorsi flessibili e personalizzati, in grado di rafforzare la motivazione e di contribuire ad arginare il fenomeno degli abbandoni scolastici”.

La sperimentazione, sulla base dell’adesione volontaria degli Istituti professionali statali, andrà a regime nell’anno scolastico 2010/2011 anche con l’attivazione del quinto anno della Istruzione e formazione professionale (Ifp) per l’accesso all’esame di Stato.

Tra le novità all’orizzonte si profilano l’unificazione del sistema dell’istruzione professionale statale con l’istruzione e formazione professionale (Ifp) regionale, sotto il governo della Regione, sempre con personale dello Stato; l’introduzione dell’organico funzionale (flessibile) attribuito agli Istituti professionali aderenti alla sperimentazione direttamente dalla Regione, di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, nel rispetto di regole e parametri nazionali. “

Questo accordo è una prima sperimentazione dell’attribuzione alle Regioni e alle Province – ha specificato Eugenio Gotti per la Regione - di competenze di gestione e organizzazione regolamentari nell’ambito di tutta l’istruzione, non solo quindi dell’istruzione professionale, in termini di risorse e personale”.

Il provveditore Luigi Roffia apre inoltre un altro capitolo: “Nel 2004, al momento del lancio dei corsi triennali regionali, nella provincia di Bergamo ne sono stati attivati dodici in otto istituti tecnici e professionali, in base alla nuova metodologia e con personale statale. Ora, in attesa che l’intesa Formigoni-Gelmini vada a regime, sarà possibile già da settembre 2009 attivare altri corsi regionali triennali di istruzione e formazione professionale, affiancandoli alla tradizionale istruzione professionale dello Stato, e sempre con personale statale. Questa possibilità sarà un’occasione per rafforzare i processi di innovazione metodologica (competenze, flessibilità, personalizzazione) e di formazione dei docenti”.

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