Italcementi, Carlo Pesenti indagato in Sicilia

L’amministratore delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, è indagato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta per concorso in riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, aggravati dall’articolo 7 e cioè dall’avere avvantaggiato la mafia.Carlo Pesenti è coinvolto nell’inchiesta sulla Calcestruzzi SpA, sequestrata nei mesi scorsi perché accusata di mafia e di aver fornito alle imprese calcestruzzo di qualità inferiore a quello previsto nei capitolati d’appalto.L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, dall’aggiunto, Renato Di Natale e dal sostituto della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino.Pesenti ha nominato propri difensori di fiducia gli avvocati Franco Coppi e Francesco Bertorotta. «Il carattere del tutto marginale degli aspetti economici legati all’inchiesta riguardante alcuni ex dipendenti della Calcestruzzi SpA e la rilevanza localistico - provinciale dei fatti oggetto d’indagine portano a fare ritenere che l’avviso di garanzia notificato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta» all’amministratore delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, «per lo svolgimento dell’incidente probatorio sia il frutto di un atto dovuto al fine di consentire la difesa di tutti i soggetti ipoteticamente raggiungibili da forme di responsabilità».È quanto affermano i legali dell’ingegner Pesenti, Franco Coppi e Francesco Bertorotta, dopo aver appreso «la notizia dell’avviso di garanzia notificato all’amministratore delegato della Multinazionale Italcementi in occasione dello svolgimento di un incidente probatorio tendente a verificare fatti in cui sarebbero coinvolti alcuni ex dipendenti della Calcestruzzi SpA, che è una delle tante società controllate dal Gruppo Italcementi».«Riteniamo opportuno - affermano i legali - che la magistratura faccia al più presto chiarezza, e siamo certi che la correttezza dei comportamenti dell’amministratore delegato sarà dimostrata al di là di qualsiasi dubbio».Suscitano «sconcerto e stupore», secondo il prof. Alberto Alessandri, difensore di Italcementi, le tesi accusatorie che hanno portato all’iscrizione di Italcementi e del suo amministratore delegato, Carlo Pesenti, nel registro degli indagati per l’inchiesta Calcestruzzi. «Non sono ipotizzabili - afferma il legale - fatti specifici, come invece vorrebbe la procura di Caltanissetta, a carico di Italcementi e del suo consigliere delegato, anche per il fatto che l’ing. Carlo Pesenti non ha mai svolto ruoli diretti in Calcestruzzi».«Per quanto noto - prosegue il prof. Alessandri -, costituiscono oggetto dell’indagine fatti localmente circoscritti alla Sicilia e di scarsissima rilevanza economica, rispetto non solo al complesso delle attività italiane e internazionali del Gruppo, ma anche alle attività in Italia della stessa Calcestruzzi. Auspichiamo che la Magistratura faccia al più presto chiarezza e siamo certi che la correttezza dei comportamenti del consigliere delegato e della società sarà dimostrata al di là di qualsiasi dubbio». (13/06/2008)

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