Kabul, uccisi 2 alpini, altri 4 feriti

Due alpini sono morti in un attacco a un convoglio italiano in missione nella capitale afghana, altri quattro sono rimasti feriti. Hanno perso la vita il tenente Manuel Fiorito del secondo reggimento Alpini di Cuneo, e il maresciallo ordinario Luca Polsinelli, 29 anni, di Sora, in provincia di Frosinone, che appartiene al nono reggimento Alpini dell’Aquila. Gli altri alpini feriti a Kabul in maniera non seria sono i caporal maggiore Giarracca; Clementini; Rivano e Mastromauro, tutti del secondo reggimento Alpini di Cuneo. L’attentato è avvenuto nella zona della Musay valley, a sud est di Kabul, dove il convoglio italiano - composto da due veicoli blindati Puma - stava svolgendo una attività di pattugliamento.Un ordigno, forse comandato a distanza, è stato fatto esplodere ed ha coinvolto in modo particolare uno dei due veicoli a bordo del quale c’erano otto Alpini del II Reggimento di Cuneo. Secondo una prima ricostruzione dello Stato Maggiore della Difesa, l’attentato è avvenuto alle 16:290 ora locale (le 13:50 in Italia). Dopo l’esplosione, sul posto sono intervenuti immediatamente un elicottero CH-47 dell’Esercito e un Ab 212 dell’Aeronautica militare, che hanno trasportato i feriti all’ospedale da campo tedesco. Con le due vittime dell’attentato di oggi a sud est di Kabul, salgono a cinque i militari italiani caduti in Afghanistan. Il 3 ottobre del 2004, in seguito ad un’incidente stradale, ha perso la vita il caporal maggiore Giovanni Bruno. Altri 4 militari che viaggiavano sullo stesso mezzo sono rimasti feriti. Il 3 febbraio del 2005 è morto invece il capitano di fregata Bruno Vianini, effettivo al Comando interforze operazioni speciali, in servizio al Prt di Herat. Il capitano era a bordo di un volo da Herat a Kabul precipitato a 60 km a sud est della capitale afghana, in una zona di montagna. L’11 ottobre 2005, infine, è morto il caporal maggiore capo Michele Sanfilippo. Il militare è rimasto ucciso in un tragico incidente: un colpo di pistola, partito accidentalmente dalla pistola di un commilitone, uno dei suoi migliori amici, lo ha centrato alla testa.(05/05/2006)

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