La classifica delle Università:Bergamo al 41° posto su 60

ASCOLTA L’OPINIONE DEL RETTOREPochi fondi per la ricerca provenienti da enti esterni, bassa percentuale di matricole con alti voti conseguiti alla maturità e di immatricolati da fuori regione, ma sopprattuto un rapporto poco soddisfacente tra il numero degli studenti in corso e quello dei docenti di ruolo: sono queste le «voci» che, nella classifica degli Atenei italiani stilata da Il Sole-24 Ore (dati 2005-2006) pone l’Università di Bergamo al 41° posto su 60 disponbili (al 1° c’è il Politecnico di Milano). Oggi, comunque, la situazione è migliorata.Nella graduatoria per percentuale di docenti che hanno ottenuto un giudizio positivo su Prin di ateneo, l’università bergamasco occupa la 18ª posizione, con una percentuale pari al 38,1% (guida Reggo Calabria con il 48,4%, seguita da Torino Politecnico con 48,2% e da Benevento con 47,6%, il Politecnico di Milano è all’8° posto con il 41,2%), mentre in quella per disponibilità economica per la ricerca scientifica per docente di ruolo la nostra Università è al 28° posto (con 15,5 euro contro i 74,3 di Benevento, i 33,3 di Viterbo e i 30,1 del Politecnico di Torino e i 22,1 del Politecnico di Milano).55ª posizione nella classifica per entrate per la ricerca provenienti da enti esterni: il 39,2% del totale, contro l’82,1% dell’Università di L’Aquila, il 79,4% del Politecnico di Milano e il 79,2% di Urbino. 47ª posizione, invece, nella graduatoria per percentuale di matricole con alto voto di maturità (superiore a 9/10): Bergamo è al 23% contro il 45% del Politecnico di Bari, il 40% dell’Università di Camerino e il 39% dell’Università di Napoli orientale (il Politecnico di Milano è al 9° posto con il 36%).46° posto anche nella classifica per attrattività, relativa cioè alla percentuale di studenti immatricolati da fuori regione: Bergamo segna l’8% contro il 100% dell’Università di Trento, il 72% dell’Università degli Stranieri di Perugia e il 60% dell’Università Della Calabria (il Politecnico di Milano è al 20° posto con il 29%). E’ ovvio che Bergamo paga anche la propria collocazione, in una regione cioè dove la concentrazione di gradni Università è la più alta di tutto il Paese.L’Università di Bergamo risale al 24° posto nella classifica legata alla dispersione, vale a dire alla percentuale di mancate iscrizioni al 2° anno: Bergamo è al 16% contro il 4% di Venezia Iuav, l’8% di Napoli II Università e di Trieste (il Politecnico di Milano è al 7° posto con l’11%). 20° posto anche nella graduatoria per percentuale di iscritti che non ottengono crediti in un anno: 13% a Bergamo, contro il 4% di Venezia Iuav, il 6% di L’Aquila (e il 10% del Politecnico di Milano, all’8° posto). Posizione più che dignitosa anche nella classifica per percentuale di laureati in corso: l’Università di Bergamo è al 23° posto con il 26% di laureati in corso, contro il 44% di Pavia, il 41% di Piemonte orientale e il 39% di Brescia (e il 37% del Politecnico di Milano).E’ invece la classifica per il rapporto tra studenti in corso e docenti di ruolo quella che affossa la nostra Università, al 58° posto con un valore assoluto di 40, contro il 12 di Sassari, il 13 dell’Università per gli stranieri di Siena e il 14 dell’Università di Siena (il Politecnico di Milano è al 51° posto con un valore assoluto pari a 26).Nella classifica generale, dunquwe, Bergamo al 41° posto. Al 1°, il Politecnico di Milano, l’Università di Trieste, al 3° quelal di Modena e Reggio Emilia.  ra le Università non statli, al 1° posto c’è la Bocconi di Milano, seguita dall’Università del San raffaele di Milano e dalla Luiss di Roma.ASCOLTA L’OPINIONE DEL RETTORE, ALBERTO CASTOLDI(14/7/2008)

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