La Lega a Pontida: a Bossi la cittadinanza onoraria

Umberto Bossi è cittadino di Pontida. Il riconoscimento gli è stato conferito per «la valorizzazione, la notorietà che il Comune di Pontida ha assunto in questi anni grazie alla sua instancabile azione politica».

Ieri sera il Consiglio comunale del paese del Giuramento ha accolto, non senza polemiche e con il voto della sola maggioranza, la mozione presentata dalla Lega Nord per il conferimento dell’onorificenza e ora, come spiega il sindaco Pierguido Vanalli, «non resta che consegnare direttamente all’interessato il documento che la comprova. L’occasione per un’adeguata cerimonia non mancherà. Il riconoscimento assume il significato di un gesto di gratitudine nei confronti di una persona che ha contribuito in modo decisivo alla riscoperta della storia del paese». Gli esponenti del Carroccio, che soltanto da giugno sono alla guida del loro Comune simbolo, già in campagna elettorale avevano annunciato l’intenzione di tributare il titolo al segretario federale: «Tra le prime cose che farò se sarò eletto – aveva spiegato Vanalli prima di conquistare la poltrona con il 60 per cento dei consensi – ci saranno la firma della carta d’identità del militante storico Giovanni Bruni e il conferimento della cittadinanza onoraria a Umberto Bossi». Detto, fatto. Se pochi giorni dopo aver ottenuto la guida del Comune il neoeletto primo cittadino ha convalidato il documento di Bruni, per il secondo proposito è stato necessario un iter più complesso, concretizzatosi ieri.

Il capogruppo della Lega Giovanni Frigerio ha esposto il contenuto della mozione preparata per impegnare l’Amministrazione a conferire la cittadinanza onoraria. «Riteniamo doveroso ringraziare in modo tangibile, seppur simbolico, l’onorevole Umberto Bossi – ha esordito, mentre dal folto pubblico in sala giungevano commenti discordanti - per l’aiuto che ha dato alla riscoperta della vicenda storica del Giuramento di Pontida del 1167, rivalutando così anche le nostre origini culturali che affondano nelle singole realtà comunali progenitrici delle autonomie locali». Ha poi proseguito: «Riteniamo che la mozione vada approvata, considerato che è ormai di dominio pubblico il fatto che il nome di Pontida è inestricabilmente legato a quello di Umberto Bossi; considerato che l’attività dell’onorevole, tesa alla lotta contro la burocrazia, lo statalismo e il centralismo che avviluppa lo Stato italiano è lo specchio dell’azione che ha portato a Pontida, nel 1167, i Comuni padani a giurare alleanza nella Lega Lombarda contro Federico Barbarossa; considerato che il movimento politico creato da Umberto Bossi ha rilanciato il nome di Pontida, donandogli una notorietà che travalica i confini nazionali rendendo evidente quella meritata fama che già il nostro Comune vanta sia dal punto di vista storico, grazie al Giuramento della Concordia, sia da quello religioso e culturale, grazie al ruolo del monastero dei padri Benedettini».

Contrario il gruppo d’opposizione «Pontida Insieme». L’ex sindaco Gabriella Donadoni ha definito le ragioni esposte da Frigerio «ridicole». Perché «Umberto Bossi non ha fatto del bene per Pontida ma se n’è appropriato con fini utilitaristici, per far propaganda con il suo movimento. Il Giuramento del 1167 era simbolo dell’unione contro il potere imperiale, e non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere con la Lega Lombarda attuale. Non si deve strumentalizzare la storia, e Bossi concretamente non ha fatto niente per Pontida». «Per questo - ha concluso - il mio gruppo è contrario al fatto che gli venga conferita la cittadinanza onoraria».

Intanto, mentre il ministro Roberto Castelli fa sapere che «Bossi è stato informato e condivide l’iniziativa di Pontida», il sindaco Vanalli annuncia: «Attenderemo la prima volta che l’onorevole verrà a Pontida e gli consegneremo la pergamena. Magari durante il raduno, che sarà organizzato solo quando anche lui potrà prendervi parte»

(29/09/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA