Lega all’attacco: «No alla moschea»
Angeloni: propaganda che semina odio

Dopo la manifestazione #stareinsieme del 10 gennaio non sono mancate le polemiche. Belotti e Ribolla (Lega Nord) attaccano il Comune sulla costruzione della moschea: «Basta buonismo». Ma l’assessore Angeloni rispedisce al mittente: «Le vostre chiusure hanno già fallito».

Dura presa di posizione della Lega Nord di Bergamo dopo la manifestazione in piazza Vittorio Veneto. Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord,in un post su Facebook non risparmia le frecciate: «Punti di vista. Il buonista radical chic, dal salotto del suo palazzo nobiliare, Giorgio Gori: “Noi andremo avanti per realizzare una moschea a Bergamo”. La situazione reale: “I comandanti dei fratelli killer di Parigi frequentavano la moschea di viale Jenner a Milano”. Altro che islam moderato: se non tutti predicano odio e morte verso gli infedeli (noi!), tutti vogliono che i principi della shari’a diventino legge anche in Europa.

«E così – prosegue – addio alla parità tra uomo e donna, addio al diritto di famiglia, pena di morte per le donne adultere (ma di questo le femministe rosse non dicono mai niente) e per chi si converte ad altra religione. Noi non molliamo e se Gori vuole una moschea nuova a Bergamo, se la faccia a casa sua, magari con la veranda per le prediche estive!».

E Alberto Ribolla, capogruppo Lega Nord nel Consiglio comunale di Bergamo, in una nota scrive: «La manifestazione di oggi in Piazza Vittorio Veneto, col Pd in prima fila, dimostra che per certa sinistra è inimmaginabile un islam che odia l’Occidente, che non sa ridere di se stesso e che si crede superiore. Evidentemente, per certe cose, la sinistra vuole l’esclusiva».

«Da parte nostra – aggiunge – ribadiamo il parere negativo alla costruzione di una moschea in città: anche nei Paesi dove i musulmani sarebbero moderati, infatti, non viene riconosciuta la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e non si danno per scontate alcune conquiste come la parità dei sessi o la distinzione tra Stato e religione. È ora di dire basta col buonismo a tutti i costi. Parliamo delle regole del gioco democratico. Chi non le rispetta non può accampare pretese». «Gori e la sua giunta, però, sembrano convinti nel voler realizzare la moschea. Confidiamo possano cambiare idea, che si dice essere sintomo di intelligenza. D’altronde ne sono capaci. E anche velocemente. L’ha ben dimostrato Sergio Gandi, che pochi mesi prima di diventare vice Sindaco dava a Gori del milionario glamour. Per concludere, per dimostrare ancora più seriamente la volontà di solidarietà a Charlie Hebdo ed al popolo francese, siamo sicuri che accetteranno la nostra proposta di mettere una gigantografia con una vignetta fuori da Palazzo Frizzoni».

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore Giacomo Angeloni, sempre su Facebook: «Caro Belotti: il mio appello a moderare i toni in un momento così delicato cadrà nel vuoto... vorrei farti notare che gli unici estremisti si trovavano alla Celadina durante il vostro mandato! Quell’episodio conferma che siamo nella direzione giusta con le comunità islamiche utilizziamo dialogo, incontro e ascolto. Solo la conoscenza e la reazione con l’interlocutore permettono di usare se serve severità e fermezza con chi sbaglia. Il resto è becera propaganda per seminare odio quello che dichiari fa notare come le vostre chiusure abbiano già fallito...».

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