La Mia decide sull’ingresso nella Fondazione «Maria Ausiliatrice» per la gestione del Gleno

Ieri l’annuncio della Fondazione Italcementi «Carlo Pesenti» di un contributo annuo di 100 mila euro per non meno di tre anni, oggi anche la Mia dovrebbe prendere una decisione sull’ingresso nella Fondazione «Maria Ausiliatrice», vale a dire nella casa di riposo del Gleno. Proprio oggi il Cda dell’Opera pia Misericordia Maggiore si riunirà per decidere se entrare nella Fondazione Santa Maria Ausiliatrice o meno.

Intanto, si sta allargando a macchia d’olio l’interesse e il sostegno per l’istituzione del Gleno, notoriamente in difficoltà finanziarie. Anche Giuseppe Annunziata, infatti, leader della Tessival di Azzano San Paolo - azienda che si occupa di produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti tessili - ha dato la sua disponibilità a partecipare come socio fondatore. Annunziata non si sbilancia sulla quota, ma trattandosi di un socio fondatore la partecipazione minima sarà di 250 mila euro. Che si aggiungono a quelli già versati dai due soci pubblici, Comune (800 mila euro) e Provincia (250 mila) e dai partner privati, il cui elenco continua a infoltirsi: Antonio Morzenti, imprenditore del settore petrolifero (520 mila euro in due tranche); Sandro Medolago, patron della Termigas, Gruppo Radici, Gruppo Zambetti-Lumina, attivo nel settore dell’impiantistica, Antonio Percassi, Ferruccio Locatelli, imprenditore nel settore edile, tutti con 250 mila euro. Oltre alla Fondazione Banca Popolare di Bergamo - sin dall’inizio coinvolta - e Credito Bergamasco.

La prossima settimana, comunque, sarà ricca di appuntamenti per i soci privati - chiamati, tra l’altro ad esprimere il presidente, già individuato in Miro Radici, pronto a subentrare ad Andrea Gibellini, che, nominato dalla Giunta Veneziani, ha retto fin qui il Gleno - e per i soci pubblici, che dovranno scegliere quattro dei sette membri del Consiglio d’amministrazione del Gleno, rimasto per ora fermo al palo.

(21/04/2005)

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